Tribunale di Cagliari stabilisce risarcimento di 700mila euro a paziente vittima di errore sanitario
di Elisabetta Caredda
Il commissario straordinario Ares Massimo Temussi, ha approvato lo schema di atto transattivo tra l’Ats e una paziente che, nel 2017, aveva presentato ricorso ritenendo di essere stata danneggiata nel corso delle cure ricevute in un ospedale aziendale. Il Giudice aveva disposto una consulenza tecnica d’ufficio per verificare la natura e l’entità delle lesioni e, alla luce della relazione del perito, ha invitato le parti a valutare una soluzione conciliativa. L’onere è stato quantificato in 700.000 euro. IL DOCUMENTO
16 MAR - L’Ats si prepara a pagare 700mila euro di risarcimento a una paziente che, nel 2017, aveva presentato denuncia al Tribunale di Cagliari ritenendo di essere stata danneggiata nell’ambito delle cure ricevute in un ospedale dell’Azienda. I dettagli del caso non sono stati resi noti, ma il commissario straordinario Ars
Massimo Temussi ha approvato venerdì 12 marzo scorso, con deliberazione n° 169/2021, lo schema di atto transattivo tra l’Azienda per la tutela della salute ed la paziente in ordine alla causa iscritta al n. 2662/2017 del R.G.. L’onere derivante dal succitato atto è quantificato, come detto, in 700.000 euro e verrà assunto con un successivo provvedimento.
La paziente - si apprende dalla delibera - “con atto di citazione del 15 marzo 2017, avanti il Tribunale di Cagliari, chiedeva la condanna di ATS Sardegna al risarcimento di tutti i danni, patrimoniali e non, conseguenti alle gravi menomazioni ad essa attrice derivate in seguito alla erronea assistenza sanitaria prestatale”.
L’Ats, “contestando quanto avversamente dedotto e concluso”, chiedeva “il rigetto della domanda avanzata dalla ricorrente, in quanto infondata in fatto ed in diritto” ed ha chiesto ed eseguito la “chiamata in causa in garanzia della società Lig Insurance Sa, compagnia con la quale la struttura sanitaria aveva a suo tempo stipulato polizza assicurativa per la responsabilità civile derivante dalla sua attività”.
Il Giudice, ad istruzione della causa, “ha ritenuto necessario disporre di una consulenza tecnica d’ufficio per il caso di specie al fine di verificare la natura e l’entità delle lesioni subite” dalla paziente e, “con ordinanza del 27 maggio 2020, ha formalmente invitato le parti a valutare, alla luce della relazione peritale, la sussistenza di possibilità conciliative della vertenza”. A tal fine, il Giudice “ha assegnato alla parte ricorrente il termine del 15 dicembre 2020 per la formalizzazione di una seria proposta transattiva ed a ATS il termine del 20 gennaio 2021 per prendere posizione su detta proposta”.
La paziente, ottemperando alle indicazioni del Giudice, “con formale ed articolato atto il 12 dicembre scorso ha manifestato la sua disponibilità ad una soluzione transattiva del giudizio con una concreta riduzione del “petitum”, calcolato alla luce delle risultanze della consulenza tecnica d’ufficio e delle “Tabelle di Milano 2018”, pari ad euro 1.031.496,00, oltre interessi moratori ed oltre spese processuali”.
Con lo schema dell’atto di transazione, pertanto, ATS Sardegna si è impegnata a corrispondere in favore della paziente la somma complessiva di euro 700.000,00 (euro settecentomila//00), da pagarsi entro trenta giorni dalla data di sottoscrizione, a totale tacitazione di ogni e qualsivoglia pretesa conseguente ai fatti oggetto del giudizio”.
Elisabetta Caredda
16 marzo 2021
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