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Specializzazioni. La Sigm contro la Regione: “Nessun contratto aggiuntivo, non valorizza i giovani medici”

“L’ennesima beffa a fronte di annunci e dopo le ultime selezioni per l’accesso al corso regionale di formazione specifica in medicina generale, laddove era stata confermata una iniqua tassa di iscrizione ed era stato ridotto il numero di borse”, afferma la Sigm. “Siamo stanchi di rivolgere appelli ai politici”.

09 LUG - “I giovani medici siciliani hanno dovuto prendere atto, a malincuore, del mancato stanziamento di contratti aggiuntivi da parte della Regione Sicilia, a differenza degli anni precedenti. La Sicilia si conferma così una Regione che non valorizza i propri giovani medici”. Lo dichiara in una nota L’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) della Sicilia.

Il riferimento è alla polemica sollevata dal Sigm Sicilia, esattamente un anno fa, in occasione della pubblicazione del bando relativo alle selezioni per l’accesso al corso regionale di formazione specifica di medicina generale per il triennio 2018/2021. “In quell’occasione, infatti – ricorda l’associazione - , i Giovani Medici siciliani avevano contestato la decisione dell’Assessorato Regionale alla Salute di prevedere il versamento da parte dei concorrenti di 50 euro su un conto intestato all’OMCeO Provinciale di Palermo quale contributo per le spese di organizzazione delle medesime selezioni. Iniziativa questa che non trovava precedenti nelle altre Regioni Italiane. Inoltre, il bando di concorso, pubblicato il 22 giugno 2018, prevedeva, rispetto al precedente anno, una riduzione del numero di borse da 120 a 110. Ed adesso, si registra l’ulteriore beffa in occasione delle selezioni per l’accesso alle scuole di specializzazione”.

“Lamentiamo un atteggiamento schizofrenico della Regione che, a fronte degli annunci in risposta alla carenza di medici specialisti in alcuni settori strategici per il Servizio Sanitario Regionale, da un lato, si dichiara a favore dell’incremento degli accessi ai corsi di medicina – annunciando al contempo il sostegno alla discutibile iniziativa di attivare la quarta facoltà di medicina e chirurgia della Regione presso una università privata – arrivando addirittura a paventare anche il ricorso a medici pensionati e, dall’altro, non finanzia contratti aggiuntivi per garantire il diritto allo studio e l’accesso alla formazione post lauream dei propri giovani medici”, affermano le Sedi Siciliane del SIGM. “Siamo stanchi di rivolgere appelli ai politici” incalzano i Giovani Medici siciliani. “Non ci resta che invitare quei colleghi che non dovessero trovare giusta collocazione, dopo le procedure di assegnazione dei contratti agli idonei vincitori, a considerare seriamente l’ipotesi di emigrare all’estero”.

09 luglio 2019
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