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Umbria. Trapianti fegato, approvata mozione su convenzioni con altre Regioni


La mozione impegna l'Esecutivo a stipulare convenzioni “soprattutto le Marche, tenendo conto dei flussi attuali di pazienti”, e ad attuare  misure per la registrazione obbligatoria degli interventi presso il Centro regionale trapianti "per finalità statistiche e di monitoraggio".

07 OTT - L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato all'unanimità la mozione, predisposta dalla Terza commissione su iniziativa del presidente della commissione Attilio Solinas (Pd), che chiede all'Esecutivo di Palazzo Donini di “stipulare convenzioni per i trapianti di fegato con le Regioni limitrofe, soprattutto le Marche, tenendo conto dei flussi attuali di pazienti, e attuare le opportune misure affinché tutti gli interventi di trapiantologia siano obbligatoriamente registrati presso il Centro regionale trapianti, per finalità statistiche e di monitoraggio”. A darne notizia una nota dell’Assemblea legislativa Umbra.
 
"Nella Regione Umbria - ha spiegato Solinas - esiste una sola convenzione per il trapianto di fegato, stipulata tra le aziende ospedaliere di Perugia e Terni con l'ospedale Umberto I° di Roma, nella quale si prevede che gli organi donati dai cittadini umbri vadano ai centri trapiantologici del Lazio, ma risulta che negli ultimi 5 anni la grande maggioranza dei pazienti residenti in Umbria che hanno avuto la necessità di un trapianto epatico sono stati indirizzati o si sono direttamente rivolti al Centro trapiantologico di Ancona e ad altri centri delle regioni limitrofe. Si è creato uno squilibrio nella convenzione: l'Umbria manda organi a Roma mentre i trapianti avvengono ad Ancona. Inoltre, alcuni trapianti di fegato sono stati effettuati senza un'opportuna comunicazione al Centro di riferimento regionale, che in questo modo rischia di non poter effettuare un efficace monitoraggio”.

L'assessore regionale alla Salute, Luca Barberini, è intervenuto spiegando che “si tratta di ottimizzare la procedura di registrazione e di potenziare gli accordi regionali. Una questione su cui stiamo già lavorando per innalzare i livelli qualitativi delle prestazioni sanitarie, non solo per quanto riguarda i trapianti. Siamo convinti che i confini regionali non sono barriere insormontabili ed anzi con la collaborazione tra Regioni si può dare una risposta migliore ai cittadini. Nel triennio 2011/2013 abbiamo avuto 111 interventi di trapianto di pazienti Umbria in strutture extraregionali:  è sicuramente una materia molto delicata",
 

07 ottobre 2015
© Riproduzione riservata

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