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Abruzzo. Musica, luci soffuse e cieli stellati in sala parto. Ecco il nuovo reparto di Ostetricia de L’Aquila

Con il ritorno nel Delta chirurgico, dopo il sisma, la sala parto del San Salvatore è stata arricchita di nuovi optional pensati per aiutare la partoriente a rilassarsi. C’è anche la possibilità di partorire in acqua. Da gennario ad oggi sono state 355 le nascita, avvenuti quasi tutti in questo “magico set”.

09 MAG - Si può nascere con note in sottofondo di Beethoven e Mozart, oppure con Vasco Rossi o Elisa, tra luci soffuse e una manciata di stelle ‘appese’ a un fazzoletto di cielo e, se si vuole, nel lieve sciabordio di una vasca. Succede a L’Aquila, dove il reparto di Ostetricia, dopo il trasferimento (dicembre 2015) nella nuova ‘casa’ completamente ristrutturata al primo piano del Delta chirurgico dell’ospedale, è diventato una sorta di “ambiente magico”, arricchito di numerosi nuovi optional pensati per aiutare la partoriente a rilassarsi durante il travaglio così da allentare il più possibile il fisiologico dolore.

“Con la rioccupazione degli spazi originari, dopo il sisma, nel giro di pochi mesi il reparto è diventato un ambiente davvero speciale, all’insegna del massimo rilassamento della donna e della piena fruizione delle sensazioni che accompagnano un evento così importante”, spiega una nota della Asl.

Sono stati 355 i parti da gennaio a oggi, nella quasi totalità portati a compimento in questo “magico set’ “. “Grazie a effetti speciali frutto di organizzazione e professionalità, al reparto di ostetricia, diretto dal prof. Gaspare Carta la nascita, dal travaglio al parto, in termini di qualità dell’assistenza, è una sorta di viaggio in prima classe. Il 98% delle  gestanti, dall’inizio dell’anno a oggi, non si sono fatte sfuggire questa opportunità, chiedendo di mettere al mondo il figlio in questo contesto di deliziose sensazioni”, spiega la Asl, evidenziando che “su corpo e mente ha importanza la ‘colonna sonora’, diffusa in sottofondo in sala parto, rimessa all’insindacabile scelta della futura mamma”. L’archivio di ostetricia contiene circa 200 motivi musicali, tra musica leggera e classica. “Il suggestivo clima creato ad arte in sala parto, secondo studi del settore, è particolarmente favorevole all’ossitocina, il cosiddetto ormone ‘timido’ che agevola le contrazioni durante il travaglio e favorisce l’espulsione del feto”, spiega ancora la Asl.

I parti in acqua, che L’Aquila ha introdotto per prima in Regione poco meno di 2 anni fa, restano un’opzione aggiuntiva e di nicchia, scelta in media da 5 donne al mese. “Naturalmente, oltre al consenso dell’interessata, serve il parere dei medici che devono valutare se la nascita ‘liquida’ è compatibile con le condizioni di salute di chi sta per partorire”.

09 maggio 2016
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