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Basilicata. Ospedale di Tinchi, Pd attacca il sindaco di Trani: “Ingiustificabile ritardo dei lavori”

“E' da febbraio che i cittadini attendono che i lavori prendano il via”, denuncia la sezione Pd di Pisticci e Marconia. In difesa del sindaco è intervenuto il Comitato Difesa Ospedale: “L'unico ritardo da rilevare è quello della segreteria del PD nell'acquisire informazioni corrette”.

08 GIU - Bagarre in Basilicata sui lavori di messa in sicurezza dell’ospedale di Tinchi. Ad accendere la miccia una nota della segreteria della sezione Pd di Pisticci e Marconia, che denunciava: “E’ giunto il momento che il sindaco Di Trani giustifichi i gravissimi ritardi nell’avvio dei lavori di demolizione del terzo piano del Presidio Ospedaliero di Tinchi. E lo chiediamo al Sindaco perché, dopo i sei mesi occorsi alla sua maggioranza per nominare il responsabile dei lavori, è da febbraio che i cittadini attendono che i lavori prendano il via".

"Il responsabile dei lavori, nominato dal sindaco a febbraio, ha redatto il piano di sicurezza? Se sì, cosa contiene questo piano? Quanto tempo, secondo il piano, occorrerebbe per la demolizione del terzo piano del presidio ospedaliero di Tinchi? A quanto ammonterebbe la stima dei lavori?”, prosegue la nota del Pd, che aggiunge: “Dopo essersi speso con il Presidente della Giunta Regionale Marcello Pittella e avendo ricevuto dal Governatore rassicurazioni in merito al futuro dell’ospedale di Tinchi, il Partito Democratico adesso intende attirare l’attenzione sui ritardi non più giustificabili né ammissibili. Di questo passo quando si potrà procedere con l’avvio dei lavori?”.

“Lo chiediamo - aggiunge la nota - all’indomani di un incontro tenutosi nei giorni scorsi tra il Direttore Generale dell’ASM Matera, Piero Quinto, e il segretario della sezione del partito Democratico di Pisticci e Marconia, Rocco Negro, e i due vicesegretari, Mirna Mastronardi e Domenico Faliero. Incontro durante il quale il Direttore Quinto ha precisato che l’espletamento delle formalità che consentirebbero l’avvio dei lavori, sono legate del Direttore dei lavori, ovvero l’ingegnere Sassone nominato dal sindaco di Trani”.

“Sottolineiamo – prosegue il Pd - quanto l’avvio dei lavori sia improcrastinabile, anche perché solo al loro completamento si potrà rendere operativo il piano che prevede la realizzazione di un polo di riabilitazione cardiopolmonare presso la struttura pisticcese, elemento questo che potenzierebbe l’ospedale di Tinchi e ne scongiurerebbe ogni ipotesi di chiusura, come tante volte paventato negli anni. Dopo un anno dalle garanzie ricevute dal Presidente Pittella, che ha stanziato una somma pari a 800.000 euro per i lavori di messa in sicurezza del nosocomio, è il caso di far notare che i tempi si sono gonfiati esageratamente ed ingiustificatamente, e questo a causa di un piano di sicurezza per la redazione del quale il direttore dei lavori avrebbe impiegato circa 4 mesi. Oltre il Sindaco spieghi a tutti i cittadini cosa sia accaduto, quale sia la causa di questo ritardo e cosa contenga il Piano di Sicurezza. In particolare, il Sindaco ci dica quali siano i tempi previsti dal proprio Direttore dei Lavori”.

“Non vogliamo – afferma ancora la segreteria del Pd - che tutto il tempo impiegato (o perso!) fino ad ora, sommato ai tempi che l’ingegner Sassone prevedrà per l’esecuzione dei lavori, facciano correre il rischio di giungere oltre la scadenza del mandato del Presidente della Regione, Marcello Pittella, unico vero garante dell’operatività dell’ospedale di Tinchi. E tutto questo non per volontà regionale, ma per chiare ed evidenti responsabilità del sindaco Di Trani, forse troppo preso da altro per nominare un direttore dei lavori in tempi utili prima, e per verificare la celerità dell’operato del direttore dei lavori da lui nominato poi. Non basta, purtroppo, l’imminente e reale realizzazione di un padiglione esterno per la dialisi, per garantire il futuro operativo del nostro presidio ospedaliero. Servono fatti e celerità. Il Pd in questo senso ha dato il massimo, impegnando il Presidente della Regione a sostenere l’ospedale di Tinchi, impegnando fondi per l’abbattimento del terzo piano, mantenendo comunque la struttura operativa. Ora anche il sindaco si decida a fare a sua parte, smettendo di indugiare ed iniziando ad occuparsi dei problemi concreti di questa comunità".

Una nota che ha scatenato l’immediata reazione del Comitato Difesa Ospedale. “Siamo rimasti sconcertati nel leggere il comunicato del PD di Pisticci e Marconia che ci sembra inopportuno e ingiustificato, pieno di imprecisioni e inesattezze, sulle quali occorre fare chiarezza, e che evidenzia una completa ignoranza sull'intera vicenda dell'Ospedale di Tinchi”, si legge nella nota.

Il Comitato elenca dunque tutti i passaggi, spiegando che: “L’ufficio tecnico dell' ASM ha trasmesso al coordinatore della Sicurezza a metà febbraio 2015 gli elaborati grafici e le relazioni tecniche del progetto. Solo a fine marzo è stato trasmesso il computo metrico estimativo e gli ulteriori elaborati richiesti riguardo alla presenza di sottoservizi e impianti tecnologici”, poi, “tra metà febbraio e metà aprile (2 mesi, non "circa 4 mesi" come sostiene il PD), sono stati effettuati oltre 13 sopralluoghi (n° 6 unitamente alle funzioni tecniche e sanitarie della ASM e n° 7 per verifiche tecniche dei luoghi, preesistenze e manufatto da demolire) e n° 4 incontri programmatici con direzione ASM e Comune, spesso alla presenza di rappresentanti del Comitato”. Ancora, “il 27 aprile, in data comunicata dalla direzione ASM, è stato presentato il “progetto della sicurezza – PSC” alla Direzione Generale della ASM / Dott. Quinto, ai funzionari Tecnici ASM / Ingg. Sannicola e Giorgi, a numerosi dirigenti ASM, ai rappresentanti del Comitato, al Sindaco di Pisticci, ai funzionari del Comune di Pisticci” e “con nota del 29 aprile il Dott. Quinto trasmetteva comunicazione con cui si complimentava con l’ing. Sassone riguardo al lavoro svolto e lo approvava”.

“Vi sono stati – spiega ancora il Comitato - ulteriori incontri tra progettisti e coordinatore della sicurezza, in cui sono state condivise/recepite ulteriori scelte tecnico-organizzative utili a consentire l’esecuzione dei lavori di demolizione con i necessari livelli di sicurezza per lavoratori e fruitori, a valle dei quali, in data 15 maggio 2015, è stato trasmesso il “progetto della sicurezza/PSC” comprensivo di: relazione tecnico-progettuale, n° 18 elaborati grafici di progetto delle misure di prevenzione e protezione, fascicolo degli oneri di sicurezza con elenco prezzi e fascicolo tecnico dell’opera, per un totale di 22 fascicoli. Le risultanze di tali incontri sono state poi riportate alla Direzione Generale della ASM (che le ha recepito e approvato in toto) in un incontro fissato dal Sindaco di Pisticci in data 20 maggio presso gli uffici ASM di Matera, a cui sono seguiti ulteriori incontri tecnici tra gli staff del progettista e del coordinatore della sicurezza. In data 26 maggio 2015 vi è stato un ulteriore incontro al Comune di Pisticci ove la Direzione Generale ASM, i Tecnici, il Comune di Pisticci e il Comitato convergevano sull’ottimo lavoro effettuato e sulla necessità di predisporre entro 60 gg. (ma a questo punto la tempistica riguarda i progettisti e non il coordinatore della sicurezza), la documentazione per bandire la gara d’appalto, cui naturalmente viene assicurato il supporto da parte del coordinatore della Sicurezza”.

“Quindi – attacca il Comitato -, a quali ritardi si riferisce la segreteria PD? L'unico ritardo da rilevare è quello della segreteria del PD nell'acquisire informazioni corrette, ma non erano necessarie se l'obbiettivo era trovare un pretesto per attaccare il Sindaco in una polemica localistica di basso livello che non ci riguarda. Anche perché siamo a buon punto. Il Presidente Pittella si è impegnato a trovare le risorse finanziarie necessarie per realizzare il progetto esecutivo e su questo non abbiamo dubbi. Al progetto non sta lavorando il Sindaco, non è compito suo. Compito suo è, come sta facendo, seguire con attenzione l'evolversi della vicenda. Non ci sembra corretto attribuire al Sindaco colpe di presunti ritardi che non ci sono”.
 

08 giugno 2015
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