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Ospedale di Villa D’Agri. Franconi: “Nessun depotenziamento già deciso”

L’assessore alla Sanità ha spiegato che sarà lo studio che fornirà il Comitato tecnico appena costituito a disegnare le prospettive future dell’intera sanità lucana ed in esse la funzione e il ruolo dell’Ospedale di Villa d’Agri. Ma ad oggi “non c’è nulla che possa far pensare a un depotenziamento dell’importante struttura sanitaria”.

03 DIC - “Non vi è alcun disegno programmatico che possa, anche lontanamente, far pensare ad un depotenziamento dell’Ospedale di Villa D’Agri. Sarà lo studio che fornirà il comitato tecnico appena costituito a disegnare le prospettive future dell’intera sanità lucana ed in esse la funzione e il ruolo dell’Ospedale di Villa d’Agri”. Lo ha ribadito ieri l’assessore regionale alle Politiche della persona, Flavia Franconi, nel corso del tavolo tecnico a cui hanno partecipato il Dirigente Generale del Dipartimento Politiche della Persona, Donato Pafundi, il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale Asp di Potenza, Giovanbattista Bochicchio, il direttore sanitario e il direttore amministrativo dell’Asp, Massimo De Fino e Cristiana Mecca, i sindaci di Marsico Vetere, Sergio Claudio Cantiani e di Sarconi, Cesare Marte, Domenico Cavaliere in rappresentanza del Presidio Ospedaliero di Villa D’Agri.

Nel corso della riunione, spiega una nota della Regione, i due sindaci hanno espresso la necessità di “non effettuare alcuna azione di depotenziamento del presidio ospedaliero di Villa d’Agri che rappresenta l’unica struttura sanitaria di riferimento per l’intera valle a servizio di un bacino di utenza di circa 50.000 abitanti cui si possono aggiungere circa altri 10.000 abitanti gravitanti da territori contermini, anche di fuori regione”. Hanno inoltre sottolineato come lo stesso presidio rappresenti “una istituzione irrinunciabile a servizio dello sviluppo socio economico di una vasta area territoriale così importante per il sostegno dell’economia dell’intera Regione Basilicata”. Infine i Sindaci hanno evidenziato che “non si tratta di una rivendicazione campanilistica in contrapposizione con altri territori ma di una ricerca di soluzione ad una reale esigenza di tutela della salute per una vasto bacino di popolazione”.

Il Dirigente Generale del Dipartimento ha reso noto che “l’adozione della Legge regionale n. 53 del 26 novembre 2015 impegna la Giunta regionale ad adottare, entro il 31 luglio 2016, i provvedimenti di riorganizzazione e di razionalizzazione dell’intero sistema sanitario regionale ed in particolare delle strutture e dei servizi degli enti sanitari nell’ambito delle azioni già intraprese in applicazione di decisioni del governo nazionale anche al fine di: garantire la piena attuazione di quanto recentemente disposto sempre a livello nazionale in relazione ai  riposi giornalieri e alla quantificazione dell’orario di lavoro settimanale del personale sanitario; assicurare la continuità nell'erogazione dei servizi sanitari, dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA); assicurare l'ottimale funzionamento delle strutture”.

Pafundi, inoltre, ha reso noto che due giorni fa, “con immediatezza”, è stata approvata dalla Giunta regionale la deliberazione di costituzione del Comitato Tecnico cui è stato affidato lo strategico compito di elaborare proposte operative per la riorganizzazione e la riqualificazione del sistema sanitario della Regione Basilicata.

L’Assessore Franconi ha ribadito che il “Presidio Ospedaliero di Villa D’Agri dovrà essere un “fondamentale presidio di equa erogazione” per tutti i cittadini di Basilicata dei livelli essenziali di assistenza, nel rispetto delle “procedure che consentano la massimizzazione della sicurezza, dell’efficacia e qualità dei servizi e delle prestazioni sanitarie rese a favore dei cittadini”. Dovrà essere pertanto “una struttura sanitaria capace di recepire ed anticipare i bisogni di cura dei cittadini all’interno di una sanità che a livello globale è in continua e rapida evoluzione”.

I presenti hanno, infine, unanimemente concordato sulla necessità che “la riorganizzazione del Sistema sanitario regionale possa rafforzarne la funzione di efficiente ed efficace erogatore di servizi qualitativamente uniformi su tutto il territorio regionale, garantendo a tutti e specie alla fasce deboli della popolazione, l’effettività del diritto alla salute, nel rispetto delle inderogabili regole di trasparenza, economicità ed efficienza nella gestione della cosa pubblica”.

03 dicembre 2015
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