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La Basilicata lancia Veasyt Live!, il progetto che aiuta i pazienti sordi a dialogare con i medici

La comunicazione sarà resa possibile grazie a un servizio di video-interpretariato professionale in lingua dei segni. Pittella: “ Il nostro compito è quello di provare ad aggiungere mattone su mattone per creare una società il più coesa possibile per accogliere le sfide del nostro tempo. Non lasciamo a piedi nessuno”.

31 MAG - Presentato il progetto della Basilicata che rende accessibile in tutte le strutture socio-sanitarie della Regione ì la comunicazione tra pazienti sordi e personale medico grazie al servizio di video-interpretariato professionale in lingua dei segni italiana (Lis).

Veasyt Live! è il servizio di video-interpretariato professionale online fruibile da computer, tablet e smartphone, che metterà a disposizione delle strutture sanitarie, in tempo reale, un interprete di italiano - LIS collegato in videochiamata da remoto. In pochi secondi, il cittadino sordo e il personale medico avranno la possibilità di comunicare in videochiamata con un interprete, che permette di trasferire tutte le comunicazioni dal medico al paziente e viceversa, in modo completo ed efficiente.

A curare il servizio è Veasyt srl, spin-off dell'Università Ca' Foscari Venezia, nato nel 2012 per sviluppare soluzioni digitali per l’accessibilità, realtà di eccellenza in Italia nel settore dell’accessibilità e del video-interpretariato, PMI innovativa-

“La Regione Basilicata, con l’Asm Matera capofila del progetto, intende offrire alle persone sorde un innovativo servizio a garanzia di una comunicazione più efficace e cure mediche sempre migliori, con grande attenzione alle necessità di tutti i propri cittadini”, spiega la Regione nella nota che annuncia il progetto.

Veasyt Live! sarà attivo presso l’Asp di Potenza, l’Asm di Matera, l’Ao San Carlo di Matera e l’Irccs Crob di Rionero di Vulture (PT). Un totale di 17 presidi su tutto il territorio regionale nei quali i cittadini sordi avranno a disposizione il servizio di video-interpretariato.
 
“Sono stato sempre vicino alle persone sorde e quando mi è stata posta questa opportunità dal consigliere regionale, Michele Napoli, abbiamo inteso coglierla al volo facendo quello che la politica deve fare, cioè andare incontro concretamente ai bisogni della comunità e, in particolare, delle persone che vivono qualche condizione di disagio”, ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto.

“Con i direttori generali del nostro sistema sanitario – ha aggiunto - abbiamo provato ad accelerare l’attivazione del progetto pilota, che rappresenta soltanto il primo modulo. L'esempio che abbiamo provato a mettere in campo con il consigliere Michele Napoli è stato quello di portare a compimento un progetto, un'idea ed un percorso. Le buone pratiche amministrative come questa vanno soprattutto nella direzione di accorciare la forbice della disuguaglianza”.

“La Basilicata - ha detto Pittella - recupera un'immagine ulteriore di regione inclusiva. Il nostro compito è quello di provare ad aggiungere mattone su mattone per creare una società il più coesa possibile per accogliere le sfide del nostro tempo. Non lasciamo a piedi nessuno e il nostro operato ha sempre guardato verso gli ultimi e i penultimi sul ventaglio del disagio. Dobbiamo provare - ha concluso Pittella - utilizzando altre risorse europee a fare ogni giorno delle buone pratiche quotidiane e innovative come questa”.

Il responsabile del Progetto Basilicata, Rocco Roma, ha riferito che si tratta della “prima regione in campo nazionale ad offrire un servizio così capillare. La buona politica può portare davvero a risultati straordinari come quello di oggi”.

Il direttore generale Asm Pietro Quinto ha spiegato che ha avuto l’incarico di coordinare lo studio di fattibilità di questo percorso di concerto con i dg della sanità regionale utilizzando strumenti normativi a disposizione. “Sino ad oggi, per i pazienti sordi, qualche difficoltà nell'accesso alle prestazioni sanitarie vi era. La cosa non era più tollerabile. Grazie a questa iniziativa - ha concluso Quinto - la Basilicata presta una particolare attenzione a questo segmento di popolazione pari a circa 800 persone”.

Il consigliere regionale Michele Napoli, che ha seguito da vicino la realizzazione del progetto: “questa è davvero una bella giornata ed è un motivo di orgoglio per l'intero sistema sanitario. Questo progetto può essere esteso anche per l'iniziativa, voluta dal presidente Pittella, di rendere accogliente il territorio verso i profughi e i richiedenti asilo. Abbiamo la possibilità di utilizzare al meglio le risorse comunitarie. La Regione deve essere in grado come in questo caso di offrire i servizi ai meno fortunati di noi. Intanto l’auspicio è che presto il Consiglio regionale possa approvare una mia proposta di legge regionale finalizzata a sostenere politiche di integrazione per i sordi”.

31 maggio 2017
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