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Agenas. Decreto di sospensione per il presidente Coscioni, ma la Stato Regioni chiede il rinvio sull’intesa

A decidere lo stop - “fino alla data di definizione del processo penale” per il decesso di un paziente che ha visto coinvolto il presidente di Agenas in qualità di direttore della cardiochirurgia dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno - è un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del ministero della Salute. Ma la conferenza Stato Regioni rinvia l'esame del provvedimento non avendolo potuto discutere dal momento cha la documentazione è stata diramata al termine dei lavori. IL DOCUMENTO

02 MAG -

I fatti addebitati al professore Enrico Coscioni nell’esercizio della professione medica sono “di tale gravità da avere indubbi riflessi anche sull’incarico svolto dallo stesso quale presidente dell’Agenas”. Per questo viene sospeso

dall’incarico “fino alla data di definizione del processo penale”.

Ad emettere la “sentenza”, un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro della Salute approdato sul tavolo della Conferenza delle Regioni.

Il caso, ancora al vaglio della magistratura, è legato al decesso di un paziente operato al Ruggi d’Aragona di Salerno dall‘equipe guidata proprio da Coscioni, in qualità di direttore del Dipartimento di Cardiochirurgia dell‘Azienda Ospedaliera salernitana. A provocarne la morte, una garza dimenticata nel corpo del paziente e rinvenuta dopo la riesumazione del cadavere scattata a seguito della denuncia dei familiari. Da lì è iniziata l‘escalation che ha travolto il cardiochirurgo: all‘avviso di garanzia nel febbraio scorso è seguita la sospensione dell‘attività medica per un anno.


La procura aveva anche chiesto la sospensione di Coscioni alla presidenza di Agenas. Richiesta respinta dall‘Avvocatura dello Stato, ma non dal Decreto del Governo. Come si legge nel testo, i fatti appaiono di tale gravità da ledere non solo l’immagine dell’Agenas, ma anche - in relazione alle molteplici e importanti competenze che tale Agenzia esercita - "l’intero settore della sanità pubblica”.

La decisione, chiarisce poi il decreto, risponde non solo al preminente interesse pubblico che il presidente dell’Agenas sia sospeso dall’incarico trattandosi di soggetto che è indiziato per gravi errori nell’esercizio della professione medica, ma anche del ”delitto di falso ideologico aggravato”.

Per l’Avvocatura Generale dello Stato, “i compiti istituzionali dell’Agenzia, la posizione organica e funzionale del suo presidente e gli specifici atti contestati al dottore Coscioni potrebbero far rilevare una inopportunità della prosecuzione dell’incarico, pur dovendosi considerare, ferma l'autonomia di valutazione ai fini disciplinari, quanto espresso in sede penale dal Gip nel non concedere misure interdittive della sospensione dal pubblico ufficio”.

La Conferenza Stato Regioni ha però rinviato la sua decisione sull'intesa sul decreto non avendo potuto discutere il provvedimento essendo stato integrato all’ordine del giorno della Conferenza Stato Regioni successivamente alla conclusione dei lavori ed essendo stata diramata la documentazione sempre al termine dei lavori.



02 maggio 2024
© Riproduzione riservata

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