Pozzuoli. Su e giù tra ospedali perché la Tac guasta. Muore 41enne. Aperta un’inchiesta
Il ministro Lorenzin ha inviato i Nas ad indagare. Anche la Asl Napoli 2 Nord ha disposto un'inchiesta interna, ma precisa che il paziente era critico e il trasferimento non ha inciso sul decesso.
07 GEN - Arriva dal pronto soccorso dell'ospedale di Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli con forti dolori alla testa e vomito e da lì inviato all'ospedale di Giugliano (distante 27 km) per essere sottoposto a una Tac (quella in dotazione al Santa Maria delle Grazie è guasta). Dalla Tac emerge una grave sindrome clinica caratterizzata da numerosi trombi. L’uomo viene quindi ricaricato sull’ambulanza per essere riportato all'ospedale di Pozzuoli. È questa l’odissea vissuta nei giorni scorsi da un uomo, poi deceduto.
Sul caso, riferisce l’
Ansa, è stato aperto un fascicolo in Procura, un'inchiesta interna da parte dell'Asl e anche il ministro della Salute, Beatriche Lorenzin, ha disposto l'invio dei Nas per far chiarezza sulla vicenda. Quel che finora è nota, secondo quanto riferito dall’Ansa, è che l’uomo si è recato al pronto soccorso dell'ospedale di Pozzuoli la sera del 31 dicembre con febbre alta, diarrea e vomito. Sintomi di un'influenza di stagione, è il primo responso, e l’uomo viene dimesso. Due giorni dopo l’uomo perde i sensi e viene ricoverato con forti dolori alla testa e vomito. Intubato, si decide di sottoporlo a una tac, ma l'unica in dotazione al Santa Maria delle Grazie è guasta e così il paziente viene trasferito all'ospedale di Giugliano che dista 27 chilometri e non ha un reparto di Neurochirurgia.
Dalla Tac emerge una grave sindrome clinica caratterizzata da numerosi trombi. A quel punto il paziente riparte in ambulanza per far ritorno all'ospedale di Pozzuoli.
Per i familiari quel trasferimento ha aggravato le condizioni dell'uomo ma la Asl Napoli 2 Nord, secondo quanto riferito dall’Ansa, sostiene che il paziente già al suo arrivo al pronto soccorso il 2 gennaio si presentava in una condizione estremamente critica e il trasferimento non ha inciso sull'aggravarsi delle condizioni.
07 gennaio 2016
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