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Emilia Romagna rinnova l’intesa con Aiop

Il limite massimo di spesa previsto per i servizi del privato accreditato è di 330,4 milioni. L’accordo coinvolge 42 strutture, che dispongono di 4.800 posti letto e danno lavoro a 8.500 addetti. Donini: “Ospedalità privata alleato prezioso, di grande aiuto anche durante la pandemia. Ma, come il servizio pubblico, ha bisogno di risorse adeguate e dignitose”.

05 MAG - Anche per il 2023 la Regione Emilia-Romagna potrà contare sul supporto degli ospedali privati accreditati per continuare a garantire i livelli qualitativi delle prestazioni e recupere le liste di attesa. Dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale è stato infatti firmato il protocollo d’intesa tra l’assessorato alle Politiche per la salute e gli ospedali privati accreditati aderenti ad Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata), che da una parte individua il tetto di spesa che la Regione - come prevede la normativa nazionale - non può superare per richiedere prestazioni sanitarie al privato nel corso del 2023, dall’altra definisce i termini della collaborazione e gli obiettivi da raggiungere.

Il limite massimo di spesa per quest’anno, spiega la Regione in una nota, è di 330,4 milioni e il protocollo individua gli ambiti in cui queste risorse possono essere impiegate: 241,8 milioni per le prestazioni di non alta specialità e 44,3 milioni per l’alta specialità, quindi attività di diagnosi, cura e riabilitazione che richiedono particolare impegno di qualificazione, mezzi, attrezzature e personale specificatamente formato, come ad esempio cardiochirurgia, trapianti, neurochirurgia, terapie intensive, diagnostica radiologica, accertamenti tramite Tac o risonanza magnetica, terapie oncologiche e dialisi; 37,3 milioni sono destinati alla psichiatria e 7 sono espressamente destinati a concorrere al recupero delle liste di attesa. Rispetto a quest’ultimo punto, “per rispondere in maniera puntuale alle richieste delle Aziende a seconda dei fabbisogni dei territori”, il protocollo prevede l’impegno di Aiop a concentrare con gradualità il budget loro assegnato sulle attività sanitarie che risentono di una maggior domanda e che, di conseguenza, determinano tempi più lunghi per essere evase.

Complessivamente sono coinvolte dell’accordo 42 strutture in Emilia-Romagna che dispongono di 4.800 posti letto accreditati e danno lavoro a 8.500 addetti diretti. Il protocollo prevede l’istituzione di un tavolo di lavoro che predisponga l’aggiornamento dell’accordo quadro scaduto nel 2018 e affronti i temi dei limiti del ricovero in lungodegenza, la modifica dei criteri assistenziali, le differenziazioni tariffarie.

“Il rinnovo del protocollo di intesa con Aiop serve a dare regole ed omogeneità di comportamenti nei rapporti con il privato accreditato in tutto il territorio - commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini - nella consapevolezza di quanto la collaborazione tra pubblico e privato in ambito sanitario sia importante. Noi crediamo in una sanità pubblica e universalistica, integrata con funzioni di supporto al sistema dal privato accreditato, che continui ad investire in qualità della cura e dell'assistenza e nella valorizzazione del personale dipendente. Per l'Emilia-Romagna questo si traduce in 42 strutture con 4.800 posti letto accreditati e 8.500 addetti diretti. La collaborazione con Aiop è stata fondamentale durante la pandemia, lo sarà ancora per recuperare le liste di attesa e per mantenere alti i livelli qualitativi delle prestazioni. Resta inteso -chiude l’assessore- che i tagli al Servizio sanitario nazionale penalizzano anche i privati, con i quali si è condivisa una ottimizzazione della spesa di circa 30 milioni inferiore al 2022”.

La distribuzione del tetto di spesa per le attività a non alta specialità per provincia
Il tetto complessivo di spesa previsto per le attività a non alta specialità ammonta a 241.762.955 € così distribuiti:
Piacenza 21.742.084 €
Parma 37.317.290 €
Reggio-Emilia 18.354.400 €
Modena 12.817.417 €
Bologna e Imola 53.083.239 €
Ferrara 13.137.190 €
Romagna 85.311.335 €

La distribuzione delle risorse per il recupero delle liste di attesa per provincia
Il tetto complessivo di 7 milioni che dovranno servire a recuperare le liste di attesa sia per le visite ambulatoriali sia per gli interventi di chirurgia prevede queste soglie di spesa:
Piacenza 674.138 €
Parma 993.824 €
Reggio Emilia 502.638 €
Modena 377.269 €
Bologna e Imola 1.590.005 €
Ferrara 405.128 €
Romagna 2.456.998 €

05 maggio 2023
© Riproduzione riservata

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