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Superamento barriere architettoniche. Fabbri (Ln) annuncia risoluzione

Il capogruppo regionale della Lega Nord parla di “8.000 pratiche inevase” dalle Regione inerenti alle richieste di contributi, da parte dei cittadini, per eliminare le barriere architettoniche. “La Giunta deve dare risposte al più presto a queste persone”. E propone “dal 2016 di impegnare la Regione a finanziare progetti pubblici e privati di superamento delle barriere architettoniche, con un fondo rifinanziabile ogni anno”.

22 SET - “La politica regionale sul superamento delle barriere architettoniche non è così ‘brillante’, come l’esecutivo Bonaccini vuole far passare nel suo messaggio”. E’ questo il motivo per il quale il capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri, che già ha affrontato di petto la questione quando era sindaco, è intenzionato ora a proporre una risoluzione, all’esame dell’Assemblea legislativa. “In modo da capire, una volta per tutte, chi ci sta, oppure no; chi vuole risolvere i tanti problemi che ancora riguardano l’accesso dei diversamente abili nelle strutture pubbliche o private, e chi invece intende farlo solo a parole”.

“Da quando, nel 2004, la materia è andata in capo alle Regioni – spiega Fabbri in una nota – si sono moltiplicati i casi di pratiche inevase, da parte di persone che avevano richiesto i contributi per il superamento delle barriere architettoniche (scale, dislivelli, porte troppo strette per le carrozzelle e così via)”. Si tratterebbe, secondo il capogruppo della Lega, di “8.000 pratiche inevase da parte dell’Ufficio Politiche abitative dell’Emilia-Romagna, per le quali occorrerebbero circa 36 milioni di euro”.

Per Fabbri “la Giunta deve dare risposte al più presto a queste persone, oppure le retoriche di un modello avanzato di inclusione sociale, che la sinistra rivendica, cadono inevitabilmente nel vuoto”. Secondo il consigliere “bisogna anche considerare che, nei prossimi anni, il numero delle persone che non saranno in grado di accedere ad alcuni luoghi pubblici, dove insistono barriere, oppure muoversi liberamente nelle proprie abitazioni, è destinato a crescere. Per effetto dell’invecchiamento della popolazione, che riguarda tutto il territorio regionale; in principal modo, una provincia come Ferrara, che ha il più alto tasso di anziani del centro-nord. Anche in considerazione del fatto che la casa diventa sovente un ‘luogo di cura’, nel contesto dell’assistenza domiciliare integrata”.

Nella risoluzione Fabbri è quindi intenzionato a proporre “dal 2016, di impegnare la Regione a finanziare progetti pubblici e privati di superamento delle barriere architettoniche, con un fondo rifinanziabile ogni anno. Con maggiori risorse, rispetto al 2015, in modo da andare incontro alle esigenze di tutti. Da anni conduciamo questa battaglia – conclude – ed ora è il momento di capire chi ne condivide i principi e chi no”.

22 settembre 2016
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