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Vaccini Covid. Snami Emilia-Romagna: “Sì a counseling dei non vaccinati ma no assoluto a premi su tassi di convincimento”

Il sindacato è convinto che “per essere credibili i medici devono essere liberi dallo spettro del conflitto di interessi. Il nostro fine è quello di informare e rendere consapevoli le scelte, ripulendole da quei bias creatisi a seguito di una comunicazione pubblica disastrosa sul tema, ma rimanendo liberi da qualunque influenza economica”. Quindi, fa sapere lo Snami Emilia Romagna, “non firmeremo intese che prevedano incentivazioni sulla base del risultato vaccinale”.

08 LUG - In questi giorni molteplici richieste di organizzare un attivo processo di richiamata dei pazienti non vaccinati, sta arrivando dalle Aziende USL della Regione Emilia-Romagna alle OO.SS. dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta. Questo anche perché le istituzioni sono convinte che che il legame stretto, personale e fiduciario tra medici di famiglia e cittadini possa favorire un counseling efficace molto più di quanto possa fare un call center amministrativo o personale medico sconosciuto. Ma per lo Snami Emilia Romagna, perché questo rapporto di fiducia non venga minato, il medico non deve ricevere compensi in base al tasso di pazienti che riuscirà a vaccinare.

“Siamo dell’idea che il medico debba essere correttamente retribuito per tutte le ore di lavoro speso nelle attività di richiamata, di counseling e di eventuale vaccinazione, e non riteniamo possibile che il lavoro o l’incentivazione sia legato alle percentuali di vaccinazione sui soggetti indecisi”, spiega il sindacato in una nota.

Lo Snami Emilia Romagna, dunque, accoglie “con favore la richiesta di operare in maniera mirata con un’approfondita azione di counseling e garantire che ogni assistito abbia compreso a pieno tutte le informazioni, i pro, i contro e possa quindi prendere le proprie decisioni nel modo più- consapevole possibile. Questi processi sono alla base del consenso informato”. Ma esprime “la più totale contrarietà” in merito all’ipotesi di “siglare accordi che prevedono incentivazione sulla base del risultato vaccinale conseguente a tale processo” e fa sapere che “non siglerà intese nel merito. Il Medico secondo Snami - ribadisce il sindacato - deve rimanere libero da qualunque influenza economica che possa condizionarne, anche marginalmente, l’operato”.

“Siamo fermamente convinti - chiarisce ancora lo Snami Emilia Romagna -  che il medico debba poter operare in una posizione di garanzia libera da interesse e contro interesse economico, garantendo corretta informativa degli assistiti, indipendentemente dalle loro scelte finali. Il nostro fine è quello di informare e rendere consapevoli le scelte, ripulendole da quei bias creatisi a seguito di una comunicazione pubblica disastrosa sul tema”.

08 luglio 2021
© Riproduzione riservata

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