Riforme. Opi Lombardia: “Bene la presenza di infermieri nel Gruppo sulla cronicità, ma non basta”
Contestata l’assenza di infermieri nel gruppo nel Comitato di Esperti per lo sviluppo della Legge Regionale 23 del 2015 di riforma del sistema socio sanitario. Bene, invece, per l’Opi Lombardia, la designazione di infermieri impegnati in Ordini, Università e Associazioni professionali nel Gruppo di Lavoro per la presa in carico dei pazienti cronici: “Pone le premesse per definire al meglio le competenze dell’infermiere”.
20 DIC - Gli Ordini delle Professioni Infermieristiche (Opi) della Lombardia accolgono con favore il rinnovamento del Gruppo di Lavoro per la presa in carico dei pazienti cronici che, come annunciato dall’assessore al Welfare
Giulio Gallera, vedrà al presenza dei rappresentanti degli infermieri. Per l’Opi Lombardia, infatti, “la designazione di infermieri impegnati in Ordini, Università e Associazioni professionali pone le premesse per definire al meglio le competenze dell’infermiere case manager all’interno dei percorsi di continuità assistenziale, a sostegno delle persone fragili e con malattie croniche, a supporto delle loro famiglie”.
Tuttavia, alla vigilia dell’attuazione del Decreto n 569 del 18/01/2018 "Costituzione del Gruppo di lavoro per lo sviluppo di percorsi di care e di case management”, gli OPI lombardi rilevano l’assenza di infermieri nel gruppo nel Comitato di Esperti, il cui compito sarà quello di supportare l’Assessorato al Welfare e la Direzione Generale nel processo di sviluppo della Legge Regionale 23 del 2015. “Gli OPI lombardi ritengono che la nomina di infermieri nel Comitato di Esperti rappresenti una preziosa occasione di sviluppo e di integrazione multidisciplinare, che andrebbe a esclusivo beneficio dei cittadini lombardi e dell’atteso riordino della rete dei servizi”.
Gli Opi della Lombardia, dunque, confermano l’apprezzamento per il rinnovamento e il riavvio del Gruppo di Lavoro per la presa in carico dei pazienti cronici, ma invitano l’Assessorato al Welfare a “integrare il Comitato di Esperti, potendo contare sulla competenza e sull’esperienza degli Ordini lombardi con oltre 65.000 infermieri”.
20 dicembre 2018
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