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Distretto di Rovereto di Vallagarina. Varagone (Uil Fpl): “Mancano infermieri e mezzi per lavorare”

Lo scopo dei distretti sanitari, riorganizzati nel 2022, era avvicinare i servizi territoriali e ospedalieri al cittadino, garantire equità di accesso e di cure, assicurare una presa in carico integrata del paziente. Ma, per il sindacato, l'assenza di condizioni adeguate non permette di raggiungere l'obiettivo e la carenza di dotazioni per lavorare in sicurezza e un’altra serie di criticità stanno portando nel personale sanitario stress e malcontento.

08 MAG - “Il distretto sanitario cosiddetto sud di Vallagarina comprende 17 comuni ed una popolazione di circa 100 mila abitanti, gira attorno a Rovereto e versa in precarie condizioni sia di personale che di mezzi per lavorare”. A denunciarlo è il segretario della Uil Fpl Sanità del Trentino, Giuseppe Varagone.

A nulla sono servite le due missive datate 20 marzo e 2 maggio, in cui Varagone chiedeva agli organi istituzionale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di intervenire presso il servizio territoriale e cure primarie di Vallagarina; ad oggi, fa sapere il sindacalista, mancano in questo distretto personale e organizzazione di lavoro. Nello specifico, “negli ultimi mesi, fra pensionamenti e dimissioni volontarie, ben 7 infermieri hanno cessato il proprio servizio e a tutt’oggi non è stato nemmeno preso in considerazione la loro sostituzione. Quindi va da sé che i carichi di lavoro per chi è ancora in servizio sono aumentati in modo esponenziale e questo, per i lavoratori sta comportando ore di straordinario in eccedenza e la difficoltà di poter usufruire delle ferie accumulate ancora dal 2022. Ma non è tutto – continua Varagone - in merito alla pronta disponibilità che dovrebbe essere usata solo nei casi eccezionali e/o emergenziali, è diventato ad oggi a tutti gli effetti orario di lavoro ordinario visto la situazione del personale in cui versa e questo, sta comportando, che i professionisti in questione una palese privazione del distacco psico-fisico necessario”.

A quanto pare, le carenze di personale nel distretto di Vallagarina, ci notizia sempre il rappresentante UIL FPL Sanità del Trentino, non mancano solo nel versante degli infermieri. Infatti, a portare le macchine aziendali dai rispettivi gommisti o meccanici per le manutenzioni ordinarie e straordinarie “viene chiesto all’infermiere di farlo, che di fatto, poi, togliendolo dal suo lavoro di assistenza alle cure, viene a sua volta anche privato del suo lavoro per cui sarebbe più “normale” che facesse e sempre a discapito del malato”.

Sono queste alcune delle doglianze che Giuseppe Varagone solleva a mezzo delle due recenti comunicazioni già inviate ad Apss, oltre che ad una recente propria nota dove riporta ancora più specificatamente altre questioni spinose come l’aumento dei prezzi che alcuni ristoranti hanno dovuto aumentare a seguito il caro bollette, togliendo potere d’acquisto agli infermieri che si fermano con il buono pasto a pranzare, oppure che da tempo non vengono distribuite nuove scarpe antinfortunistica, tablet di lavoro, piuttosto che molti di questi professionisti sono costretti di lavarsi la biancheria a casa propria. Tutte questioni, che almeno per alcune, non dovrebbero nemmeno esistere, ma che invece esistono e che continuano a disincentivare l’infermiere trentino.

“È mai possibile – conclude Varagone - che le inadempienze dei dirigenti aziendali le devono pagare sempre i cittadini e i professionisti che operano tutti i giorni con diligenza e professionalità? Invitiamo dopo le due richieste di marzo e di maggio, che l’assessorato alla sanità possa intervenire con urgenza”.

Endrius Salvalaggio

08 maggio 2023
© Riproduzione riservata

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