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Piano assunzioni in Puglia. Per gli Opi: “Nessuna possibilità di ‘mettere a norma’ il Ssr”


I presidenti degli Ordini delle professioni sanitarie sono compatti nel ritenere le risorse destinate a “nuove” assunzioni “pochissime” e “per lo più vincolate alle quiescenze e ad un rigido regime di controllo della spesa”. Considerando poi che le stabilizzazioni riguardano personale già in corsia, l'opinione è che i piani “non rispondono alla necessità”. E avvertono: “Le doti di resistenza e resilienza degli Infermieri sono nel livello di guardia”.

23 OTT - “I numeri e i conti non tornano”. Così i presidenti Ordini delle professioni Infermieristiche (Opi) della Puglia commentano i piani di assunzioni approvati e annunciati dalla Giunta Regionale. Il dubbio dei presidenti degli Opi è forte sulla possibilità che i piani autorizzativi di reclutamento del personale sanitario possano determinare una inversione di tendenza su tutte le criticità che il SSR pugliese evidenzia, “prime tra tutte, il recupero delle liste di attesa”.

“Pochissime – spiegano i presidenti degli Opi in una nota congiunta - le risorse destinate a “nuove” assunzioni per lo più vincolate alle quiescenze e ad un rigido regime di controllo della spesa. Le “stabilizzazioni autorizzate” nei Piani (dovute in forza di legge), invero, non determinano aumenti del numero di personale nelle dotazioni organiche delle aziende sanitarie stabilite dal calcolo del fabbisogno. Insomma – chiosano i Presidenti degli OPI pugliesi – i Piani deliberati dalla GR non rispondono alla necessità di mettere il SSR a “norma” superando le attuali criticità che impediscono di garantire i prescritti protocolli di sicurezza delle cure ai cittadini”.

I presidente degli Opi evidenziano poi come sia “a tutti noto che gli Infermieri in forza nelle Aziende Sanitarie pugliesi, sono in numero ridotto rispetto agli standard minimi di legge, (tra l’altro, nemmeno affiancati da un numero sufficiente di Operatori Socio Sanitari) e conseguentemente per rispondere ai bisogni dei cittadini sono assoggettati a volumi prestazionali che determinano condizioni di lavoro inaccettabili e insostenibili. Insomma - insistono gli Opi pugliesi - è un piano assunzionale che, dati i numeri e gli obiettivi che millanta, ‘pretende’ dal personale infermieristico, già martoriato dal durissimo lavoro prestato nel periodo pandemico, ulteriori azioni professionali miracolose”.

“Il Presidente Emiliano, l’Assessore Palese e la compagine politica di governo della Puglia si rendano conto - concludono i Presidenti degli OPI - che la situazione professionale degli Infermieri in Puglia è diventata insostenibile e necessità di essere affrontata nell’immediato poiché le doti di resistenza e resilienza degli Infermieri è nel livello di guardia”.

23 ottobre 2023
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