Strutture per anziani, mancano 100 milioni. Volpe (Uripa): “Senza quei soldi gli aumenti delle rette saranno inevitabili”
Le rette potrebbero salire da 90 a 150 euro mese. Lo ha spiegato recentemente il presidente di Uripa in V Commissione del Consiglio regionale, parlando dell’impatto dei maggiori costi energetici e degli adeguamenti stipendiali per i lavoratori. “Se l’orientamento politico della Regione sarà quello di non poter disporre di somme aggiuntive al fondo per la non autosufficienza è un dovere dirlo con chiarezza alle famiglie”.
di Endrius Salvalaggio
20 NOV - C’è il rischio che le rette per gli ospiti nelle strutture per anziani aumentino. Nessuno lo auspica ad iniziare dal presidente Uripa,
Roberto Volpe, che raccoglie in Veneto circa 350 strutture con 33.000 posti letto. Ma, se per il 2024 sarà confermato lo stesso stanziamento del fondo per la non autosufficienza del 2023, evitare un rialzo delle rette sarà difficile, a causa die maggiori costi energetici e degli adeguamenti stipendiali dei lavoratori, spiega Volpe.
“In una cornice che ha come una proiezione demografica di un Veneto che invecchia più che in Italia e dove, a fronte degli attuali 370.500 anziani ultra ottantenni di oggi – dichiara il presidente Uripa – se saranno confermati per i 2024 gli stessi 771.893,450 milioni di euro come l’anno in corso, l’aumento delle rette sarà da gennaio quasi certo”.
Una retta media giornaliera pagata per un ospite non autosufficiente – riporta Uripa nel suo rapporto - titolare di impegnativa di residenzialità costa oggi giorno dai 55 - ai 58 euro al giorno. Una retta media giornaliera pagata con un ospite non autosufficiente privo di impegnativa di residenzialità costa dai 70 ai 90 euro al giorno. “Se, non saranno aggiunti ulteriori 100milioni di euro per il 2024, cifra già richiesta alla Regione del Veneto, l’aumento che si prospetterà per il 2024 si aggirerà dai 3 ai 5-6 euro al giorno, con un costo mensile medio per ospite che si aggirerà dai 90 a 150 euro mese”.
Il presidente di Uripa, nel suo recente intervento in sede di consultazione con la V Commissione del Consiglio regionale, ha evidenziato tutte le perplessità del caso, precisando che “la richiesta, già fatta a settembre al presidente Luca Zaia, di 100 milioni di cui il 51 da destinare all’aumento di 2.700 nuove quote sanitarie e la differenza volta a ristorare il peso economico dei carichi di lavoro, considerata la gravità degli ospiti che oggi accogliamo e assistiamo, senza quei soldi, l’aumento delle rette sarà quasi sicuro.”
“Abbiamo semplicemente chiesto – conclude Volpe - che se l’orientamento politico della Regione sarà quello di non poter disporre di somme aggiuntive al fondo per la non autosufficienza è un dovere della politica dirlo con chiarezza alle famiglie. Sappiamo che per la politica dire no alle richieste o alle proposte non è mai facile, ma è altrettanto importante essere chiari. È un mio preciso dovere rappresentare le difficoltà di migliaia di famiglie e tutelare i consigli di amministrazione dagli enti che rappresento, dalle polemiche che puntualmente si consumano a gennaio di ogni anno in occasione dell’approvazione dei bilanci”.
Endrius Salvalaggio
20 novembre 2023
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