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Veneto. Coletto: “Su indennizzi per emotrasfusi Lorenzin e Puppato si contraddicono. Pazienti non vanno presi in giro”

L'assessore alla Sanità chiede chiarezza per i 1.373 interessati. “ I soldi ci sono come dice la Lorenzin, o no come dice la Puppato presentando un emendamento perché siano stanziati?”. E afferma: “Quando le risorse saranno anche stanziate e trasferite alla Regione, cioè reali, ne riparleremo. Prima è meglio tacere che illudere i malati”.


05 NOV - “Propongo al Ministro Lorenzin e a Laura Puppato Puppato di sottoporsi volontariamente alla macchina della verità per farci capire. La prima dichiara ad un quotidiano veneto che per gli indennizzi agli emotrasfusi sono stati assegnati al Veneto 62,7 milioni; la seconda, su un altro quotidiano veneto, annuncia che presenterà un emendamento alla legge di stabilità perché vengano inseriti i 173 milioni necessari alle Regioni per i pagamenti, lasciandomi intendere che al momento i soldi non ci sono. Confesso di essere un po’ confuso”. Sceglie l’ironia l’Assessore regionale alla Sanità del Veneto Luca Coletto, per rispondere, “ancora una volta, spero l’ultima” alle polemiche in atto da giorni sugli indennizzi agli emotrasfusi.

“I 1.373 pazienti veneti interessati – aggiunge Coletto – non vanno presi in giro. I soldi ci sono come dice la Lorenzin, o no come dice la Puppato presentando un emendamento perché siano stanziati?”.

Per l’assessore la risposta “onesta” è declinabile in 4 punti 1) non ci sono più gli stanziamenti del Governo dal 2012. 2) per il 2012, 2013,2014. I soldi necessari li ha anticipati la Regione usando il Fondo Sanitario Regionale. 3) poi il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ci ha detto che non potevamo usare il Fondo Sanità perché da dedicare esclusivamente alle cure e non agli indennizzi, che tecnicamente non sono cure, e ci ha bloccato anche l’escamotage di anticipare noi al posto dello Stato . 4) esiste uno stanziamento per il Veneto di 8 milioni 531 mila euro per il 2015, che utilizzeremo a breve, vincolato però al 50% al recupero delle somme anticipate “indebitamente” (secondo il Mef) usando il Fondo Sanitario Regionale nel triennio 2012-2014, e al restante 50% per il pagamento degli arretrati della rivalutazione dell’indennità integrativa, cancellata dalla legge nazionale 30 luglio 2010 nr. 12 e reintrodotta a seguito di un pronunciamento di incostituzionalità da parte della Consulta (sentenza nr. 293 del 2011). 5) esiste un decreto nazionale del 21 luglio 2015 che “assegna”, ma non “stanzia”, anche 17 milioni per il 2016, 24,5 milioni per il 2017, 12,5 milioni per il 2018”.

“Tutta la verità – conclude Coletto – è scritta nella nostra delibera nr. 1450 del 29 ottobre 2015, comprese le cifre “assegnate” dal decreto nazionale che, guarda caso, assommano ai 62 milioni di cui si vanta oggi la Lorenzin. Quando saranno anche stanziate e trasferite alla Regione, cioè reali, ne riparleremo. Prima è meglio tacere che illudere i malati”.
 

05 novembre 2015
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