Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 18 MAGGIO 2024
Veneto
segui quotidianosanita.it

Regioni. Ancora non c’è accordo sull’Intesa con il Governo su Stabilità 2016. La protesta del Veneto: “Tagli ci costringono ad una guerra tra poveri”

Fumata nera in Conferenza delle Regioni all’intesa con il Governo da approvare in Stato Regioni sui tagli della Stabilità 2016. La rabbia del Veneto. “È dovuto al ricorso che Regioni a statuto speciale come la Sicilia hanno fatto alla Corte Costituzionale sulla Legge di stabilità e la sentenza è attesa per il prossimo settembre”.


31 MAR - Ancora nulla di fatto in Conferenza delle Regioni sull’intesa da sottoscrivere in Conferenza Stato-Regioni per i tagli della Legge di Stabilità 2016. Un nuovo rinvio che ha nuovamente scatenato l’ira della Regione Veneto. “Oggi è emerso per l’ennesima volta come le politiche di tagli indiscriminati del governo costringano le Regioni ad una guerra tra poveri. L’unica strada a questo punto è quella, intrapresa dal Veneto, della richiesta di una maggiore autonomia per far sì che le tasse pagate dai cittadini rimangano sul territorio”. A dirlo è il vicepresidente della Regione del Veneto Gianluca Forcolin.
 
“Oggi – ha detto - la Conferenza delle Regioni hadeciso di non decidere, rinviando ancora l’approvazione dell’intesa e accordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano sui tagli alla finanza pubblica previsti dalla Legge di stabilità 2016”.
 
Questo per Forcolin “è dovuto al ricorso che Regioni a statuto speciale come la Sicilia hanno fatto alla Corte Costituzionale sulla Legge di stabilità e la sentenza è attesa per il prossimo settembre. La Legge di stabilità 2016 (ai sensi dell'articolo 1, commi 680, 682 e 683) prevede infatti tagli a carico delle Regioni e Province autonome per il risanamento della finanza pubblica, stabilendo anche la possibilità di andare a rideterminare i livelli di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale. Ma una clausola dispone che - decorso il termine del 15 marzo 2016, nel caso in cui le Regioni non abbiano concordato questa quota e, per quanto riguarda le autonomie speciali, la stipula di singole intese con il Governo - il livello del Fondo Sanitario Nazionale venga ridotto al fine di assicurare comunque gli effetti positivi per la finanza pubblica previsti dalla normativa”.
 
“Siccome però – conclude - per la Regione Trentino –Alto Adige e le Province autonome di Trento e Bolzano l’applicazione della Legge di stabilità avviene nel rispetto di accordi specifici con il Governo, tali enti non devono concorrere al taglio automatico del FSN. La Sicilia, altra Regione a statuto speciale, ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale sulla legge di stabilità per il 2016–2018 per avere lo stesso trattamento. In assenza quindi di un’intesa da parte della Conferenza delle Regioni, il taglio finirebbe per gravare sulle Regioni a statuto ordinario”.

31 marzo 2016
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Veneto

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy