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Ospedale di Padova. Che fine ha fatto la nuova Pediatria?

Nel 2017 la Giunta ha dato il via libera alla procedura di realizzazione del nuovo edificio, con lo smantellamento della palazzina di Pneumologia e la costruzione della nuova Pediatria su sette piani. A distanza di quasi un anno e mezzo, la pneumologia è ancora intatta e per ora non c’è traccia del trasloco

di Endrius Salvalaggio
31 AGO - Siamo il 6 aprile del 2017 quando la giunta regionale veneta, su proposta del Presidente Luca Zaia, dà il via libera alla procedura di realizzazione del nuovo edificio per la Pediatria dell’Ospedale di Padova, per un importo interamente finanziato di 53 milioni 685 mila euro. “Si parte – disse Zaia – con uno dei progetti più qualificanti dell’intera programmazione infrastrutturale sanitaria degli ultimi anni in Veneto. Trovare la soluzione a un problema che si presentava assai complesso per molti fattori – continuò il Governatore – non era facile, ma alla fine è venuta fuori la migliore: una pediatria nuova di zecca, che in un paio d’anni dovrà essere pronta, per ospitare adeguatamente una delle eccellenze nazionali e internazionali della sanità veneta”.

Il programma dell’opera, ben articolato, e ancora oggi disponibile nel sito dell’Azienda Ospedaliera di Padova, prevedeva lo smantellamento della palazzina di pneumologia e la costruzione della nuova pediatria su sette piani, oltre che ad un piano ulteriore per i tecnici, per un totale di 12.600 mila metri quadrati e 170 posti letto, in grado da raggruppare tutti i bambini dalla Chirurgia alla Oncoematologia. Un vero e proprio nosocomio per bambini completo di pronto soccorso, radiologia, sale operatorie ed una zona foresteria per persone che arrivavano da fuori Regione, con spazi ricreativi per i bambini ricoverati. Una struttura modernissima a disposizione dei giovani pazienti volta a mettere a proprio agio sia il curante che il curato, otre che alla propria famiglia.  

Sennonché a distanza di quasi un anno e mezzo, la pneumologia è ancora intatta e per ora non c’è traccia del trasloco. Essendo la nuova Pediatria legata a questo trasferimento, visto che la nuova struttura dovrebbe nascere sul sedime della vecchia pneumologia, evidentemente qualcosa si è inceppato; pare che tutti gli spazi previsti, come i posti letto, le zone ricreative ecc., non ci stiano nei metri a disposizione.

Allora che fare? Le soluzioni sono due: o si tagliano gli spazi o si aumenta il volume.  Da qui la voce di varie associazioni e gli articoli sui giornali non sono mancati. Di recente il consigliere regionale Piero Ruzzante (Liberi e Uguali) ha depositato un'interrogazione alla Giunta regionale chiedendo chiarimenti sui ritardi del progetto della nuova pediatria di Padova. “Il blocco del progetto della nuova pediatria di Padova è dovuto all'impossibilità di inserire i "posti mamma" nei 170 posti letto previsti? La Giunta regionale confermi o smentisca questa ipotesi, Zaia aveva promesso la realizzazione della nuova pediatria in tempi celeri e invece ora il progetto si trova in una fase di stallo”; “Se è vero – aggiunge Ruzzante - che manca lo spazio per i "posti mamma", perché il progetto che non lo prevede avrebbe vinto l'appalto? Una pediatria senza il posto per i genitori è un passo indietro rispetto agli standard moderni. È preoccupante l'ipotesi che il problema risalga allo studio di fattibilità approvato dalla Giunta regionale”.

Auspichiamo, vista la sensibilità del Presidente Zaia per i bambini e, se è vero che i bambini vengono prima di tutto ed a loro dobbiamo dare il meglio; che il problema degli spazi venga risolto entro un tempo brevissimo e che la nuova struttura così com’è stata pensata possa essere realizzata e possa dare una risposta ai bambini malati e alle loro famiglie.

Endrius Salvalaggio

31 agosto 2018
© Riproduzione riservata

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