Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 17 MAGGIO 2024
Veneto
segui quotidianosanita.it

Furto alla Banca degli occhi del Veneto. Bottino da centinaia di migliaia di euro e ambulatori danneggiati. Zaia: “Reato ripugnante”

A darne notizia la stessa banca che, per “riprenderci in fretta”, ha avviato una raccolta fondi per rendere nuovamente attiva al 100% l’assistenza. “Rubare è sempre e comunque un fatto grave, un reato ma farlo a danno di strutture che si occupano della salute delle persone è il massimo dell’aberrazione”, ha commentato il governatore Luca Zaia.


28 MAR - “Mercoledì 27 marzo i nostri ambulatori diagnostici sono stati gravemente danneggiati a causa di un furto alle attrezzature utilizzate per l'assistenza ai pazienti affetti da malattie oculari. Ma noi vogliamo riprenderci in fretta”. È la comunicazione che appare sul sito web della Fondazione Banca degli occhi del Veneto, che ha avviato una raccolta fondi per recuperare al danno subito.

Secondo quanto riportato dall’Ansa, che cita il direttore medico Diego Ponzin, il bottino del furto ammonterebbe a diverse centinaia di migliaia di euro. “Sono stati portati via strumenti ad elevata tecnologia acquistati nel corso degli anni anche grazie al generoso contributo di cittadini benefattori, pazienti, aziende, istituti di credito. E' stato interrotto un servizio di pubblica utilità che risponde alla necessità di salute non solo dei cittadini del territorio ma di pazienti che normalmente giungono negli ambulatori mestrini da tutta Italia”.

Un elemento evidenziato anche dal presidente della regione Luca Zaia, che in una nota ha detto: “Rubare è sempre e comunque un fatto grave, un reato ma farlo a danno di strutture che si occupano della salute delle persone è il massimo dell’aberrazione”.

Per Zaia “i responsabili vanno presi e sbattuti in galera, l’unico posto adatto a loro. Rubare dove si lavora per ridare la vista alla gente è un gesto ripugnante”, ha ribadito il governatore che è espresso la propria fiducia negli inquirenti e nelle forze dell’ordine che “faranno del loro meglio per individuare questi delinquenti. La loro destinazione finale non può che essere in carcere”.

28 marzo 2019
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Veneto

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy