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Pediatria. Il Tar sospende la delibera della Regione Veneto sullo stop alla pubblicazione delle zone carenti

Per il giudici la deliberazione 1050 del 25 luglio 2019 “appare illegittimo in quanto determina, di fatto, una sospensione sine die della pubblicazione delle zone carenti di pediatria di libera scelta, in attesa di una futura, complessiva e non meglio precisata riorganizzazione del servizio e del rapporto tra pediatri ospedalieri e pediatri di libera scelta”. Udienza di merito fissata per il 26 febbraio 2020. L'ORDINANZA


02 OTT - La Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1050 del 25 luglio 2019, che dispone l’istituzione di un tavolo tecnico paritetico per la revisione dell'Accordo Regionale per la pediatria di libera scelta, prevedendo che “in attesa degli esiti del lavoro del tavolo tecnico di cui al punto precedente, si provveda con la sospensione della pubblicazione di zone carenti di pediatria di libera scelta ..”, appare per il Tar del Veneto “illegittimo” in quanto “determina, di fatto, una sospensione sine die della pubblicazione delle zone carenti di pediatria di libera scelta, in attesa di una futura, complessiva e non meglio precisata riorganizzazione del servizio e del rapporto tra pediatri ospedalieri e pediatri di libera scelta”. È quanto si legge nell'ordinanza del 25 settembre scorso con cui i giudici si pronunciano sul ricorso presentato dalla Fimp, in attesa dell’udienza di merito fissata per il 26 febbraio 2020.

Per i giudici, la delibera va quindi sospesa, anche “ritenuto sussistente il prospettato periculum in mora, in quanto l’obbligo di pubblicazione delle zone carenti di pediatria di libera scelta, previsto dall’ACN, è, ormai, scaduto da circa sei mesi e non risultano neppure avviate le procedure volte al conferimento di incarichi provvisori annuali per la copertura delle suddette zone”.

Un pronunciamento che, oltre che dai ricorrenti, è stato accolto con favore da Francesca Zottis, consigliera del Partito Democratico, che ora chiede che “la Regione non perda altro tempo e si muova, per dare a questi territori le risposte di cui hanno bisogno. Purtroppo senza una reale programmazione i nodi poi vengono al pettine”. Per Zottis “il problema della carenza di pediatri in ospedale esiste, ma è impensabile che la soluzione sia quella di bloccare le strutture territoriali. Con una scelta del genere non si rende neanche un buon servizio a chi è costretto a rivolgersi all’ospedale, con reparti inevitabilmente affollati e personale stanco. È evidente che il problema è a monte, ovvero nella programmazione. Ed è qui che la Giunta ci auguriamo intervenga prima possibile, anziché procedere a colpi di carte bollate”.

02 ottobre 2019
© Riproduzione riservata

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