Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Martedì 23 APRILE 2024
Veneto
segui quotidianosanita.it

Cimo impugna al Tar delibera del Veneto sulle professioni sanitarie

Per il sindacato la delibera è “in contrasto con la normativa di legge nazionale” perché “consente che siano attribuite competenze avanzate al personale dipendente del SSN appartenente alle professioni sanitarie, mediante la frequenza a corsi organizzati dalla Regione”.


08 GEN - La Cimo ha deciso di impugnare al Tribunale Amministrativo Regionale la Delibera della Regione Veneto sulla formazione delle Professioni Sanitarie  per conseguire le Competenze Avanzate
 
La decisione è stata presa ieri dalla segreteria regionale del Veneto che considera la delibera veneta “in contrasto con la normativa di legge nazionale”, perché, secondo il sindacato, “consente che siano attribuite competenze avanzate al personale dipendente del SSN appartenente alle professioni sanitarie, mediante la frequenza a corsi organizzati dalla Regione”.
 
Per la Cimo, al contrario, “la normativa di legge nazionale prevede le competenze avanzate solo per i laureati con diploma che abbiano conseguito, con frequenza ad appositi master perlomeno annuali, la qualifica di specialista ex art. 6, c. 1, lett. c) della medesima legge, la quale ne individua anche i contenuti mediante rimando ai decreti istitutivi dei predetti master”.
 
La delibera, inoltre, sottolinea La Cimo, “pare essere volutamente ambigua in ordine ai compiti da affidare a tali professionisti. Tali compiti potrebbero così sovrapporsi a quelli già previsti per la professione medica”.
 
Il sindacato dei medici sottolinea in proposito come sia “interesse della categoria e interesse comune della cura dei pazienti che tali funzioni siano attribuite a chi abbia avuto una adeguata formazione e che vi sia chiarezza sul loro contenuto nel rispetto del riparto delle rispettive competenze”.
 
“I predetti corsi, inoltre, - spiega infine la Cimo - prevedono una attività formativa di 300 ore non paragonabile a quella impartita nei corsi universitari che si sviluppano su 1500 ore e sono al di fuori della formazione universitaria, e quindi invadendo la competenza statale nell’ambito della regolamentazione delle professioni, creano un percorso regionale che non avrebbe riconoscimento, in difetto di specifica normativa, nel resto del territorio nazionale”.

08 gennaio 2020
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Veneto

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy