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Abruzzo. Chieti, il sindaco alla Regione: “Aprire un tavolo tecnico sul futuro dell'ospedale”

Di Primio si dice “assolutamente favorevole che si dia seguito al project financing” per ma “solo se ricade sulla mia città”. Quanto alle polemiche sulle cliniche private, “se Chieti ha perso 41 posti letto di chirurgia a causa del trasferimento ad una clinica di Pescara è necessario che la Regione assegni all’ospedale di Cheti ulteriori 41 posti letto di chirurgia”.

10 MAR - “Non intendo iscrivermi né al partito della sanità pubblica né a quello della sanità privata ma a quello di una sanità che eroga servizi di qualità in favore dei cittadini”. Ad affermarlo, in una nota, il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in merito al futuro dell’ospedale del Comune.

Di Primio si dice “assolutamente favorevole che si dia seguito al project financing riguardante la nuova ristrutturazione dell'ospedale di Chieti, un investimento importante che deve ricadere sulla mia città e non certo, come annunciato sette/otto mesi fa dalla Giunta regionale, in un luogo diverso da Chieti ma ancora oggi vi è una fitta nebbia sul progetto sponsorizzato dalla Regione. D’altronde, nessun organismo o rappresentante politico regionale ha pensato di informarci ufficialmente sul contenuto di tale delibera, pur se, ad onor del vero, solo informalmente il presidente d’Alfonso me ne parlò a margine di una riunione in Regione all’inizio di gennaio. Di come sia strutturato il progetto non sappiamo nulla. La ristrutturazione riguarderà la sola struttura, i posti letti, i servizi, andrà ad inficiare l’assistenza dei pazienti? È proprio di questo che bisogna parlare e capire. Se sarà garantito il livello assistenziale, se saranno garantiti i posti letto, se miglioreranno i luoghi di lavoro per gli operatori sanitari e i pazienti – prosegue il sindaco -, non rinuncio all'investimento sulla città. La cosa che mi interessa più di tutto, infatti, è che vi sia una sanità di qualità vicina ai pazienti e che non mortifichi il lavoro dei tanti operatori medici che lavorano nel nosocomio teatino”.

Quanto alle polemiche sulle cliniche private, Di Primio ritiene “assolutamente legittimo che gli imprenditori della sanità privata facciano tutto quanto è nelle loro possibilità per migliorare le proprie aziende, allo stesso tempo pretendo che in ragione delle modifiche che sono avvenute venga garantito il numero di posti letto di chirurgia già esistente. In altre parole, se Chieti ha perso 41 posti letto di chirurgia a causa del trasferimento degli stessi da una clinica di Chieti ad una di Pescara è necessario che la Regione, per garantire i livelli di assistenza della nostra città e della nostra Asl, assegni all’ospedale di Cheti ulteriori 41 posti letto di chirurgia e organizzi i servizi conseguentemente”.

Per questo, “in ossequio al dettame dell’ordine del giorno” approvato dal Consiglio Comunale, il primo cittadino di Chieti annuncia che chiederà alla Regione Abruzzo di “istituire un tavolo tecnico nel quale riflettere sulle strategie per la sanità teatina da riportare poi nel piano di riordino regionale”.

10 marzo 2016
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