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Modena. In manette nove medici per truffa ai danni del Ssn


L’operazione  “Camici sporchi”condotta dal Nas di Parma ha portato all’arresto di 9 medici, 67 indagati e 12 aziende, di cui 6 straniere, con divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione. Le accuse sono associazione per delinquere, peculato, corruzione, falso in atto pubblico, truffa ai danni del Ssn, sperimentazioni cliniche senza autorizzazione.

09 NOV - Dalle prime ore della mattinata, 150 carabinieri del Nas e di 10 Regioni stanno traendo in arresto, su ordine della Procura modenese, 9 medici cardiologi, effettuando 33 perquisizioni, nonché applicando la misura di divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione per 12 aziende che producono attrezzature sanitarie e l’interdizione dall’esercizio di attività e professioni nei confronti di 7 persone.

Gli arrestati sono medici specialisti che hanno svolto o svolgono la propria attività presso il reparto di Cardiologia del Policlinico di Modena, responsabili a vario titolo di associazione per delinquere, peculato, corruzione, falso in atto pubblico, truffa ai danni del Ssn, sperimentazioni cliniche senza autorizzazione.
L’operazione “Camici sporchi”  nasce da due esposti presentati dal Codacons. A marzo del 2011, infatti, il responsabile della sede modenese Codacons, Fabio Galli, ricevette un plico contenente materiale “scottante” relativo a vicende avvenute presso il Policlinico di Modena. In particolare il plico conteneva un elenco di nominativi di cui: 4 casi di decessi; 12 casi di complicanze con esiti fortemente invalidanti; 5 casi di pazienti che avevano eseguito diverse valvuloplastiche e poi tavi; 2 casi di pazienti arruolati contemporaneamente in diversi studi di ricerca; 11 casi di studi su pazienti a cui sono erano stati impiantati stent di dubbia qualità. Il Codacons inviò così un primo esposto alla Procura di Modena, chiedendo di aprire una indagine ed eseguire accertamenti in merito ai casi segnalati nel plico.
 
Dopo pochi giorni, l’associazione ricevette un ulteriore pacco, sempre relativo al Policlinico, al cui interno vi erano i nominativi di altri 3 casi di decesso e 3 complicazioni gravi e ben 152 pagine relative a scambi di mail con contenuto di tipo economico. Da qui il secondo esposto presentato alla Procura della Repubblica.
 
Dopo pochi giorni, l’associazione ricevette un ulteriore pacco, sempre relativo al Policlinico, al cui interno vi erano i nominativi di altri 3 casi di decesso e 3 complicazioni gravi e ben 152 pagine relative a scambi di mail con contenuto di tipo economico. Da qui il secondo esposto presentato alla Procura della Repubblica.

 

09 novembre 2012
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