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Coronavirus. Aou Ferrara, il piano operativo per la gestione dei Posti letto durante l’emergenza

Dalle informazioni sulle richieste di assistenza nei casi positivi alla gestione del flusso dei pazienti sospetti e su come garantire la non commistione fino al potenziamento della terapia Intensiva dedicata e alle tempistiche. Verrà assunto personale (medici, infermieri e Oss) ed acquistate nuove attrezzature.

07 MAR - L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara ha predisposto un piano operativo per la gestione dei posti letto durante l’emergenza Covid-19.
Il piano si basa sulle informazioni disponibili circa le richieste di assistenza riscontrate nei casi positivi che si sono verificati nella  regione. Emilia Romagna.
 
I principi che regolano le azioni previste sono:
- evitare la commistione tra pazienti sospetti e pazienti non sospetti;
- evitare la commistione tra pazienti infetti da Coronavirus e pazienti non infetti;
- garantire un rapporto tra disponibilità di assistenza in terapia intensiva e ricovero ordinario, in accordo con quanto osservato nella regione;
- garantire l’assistenza ventilatoria ai pazienti sospetti e accertati che ne avessero bisogno.
 
Sulla base dei dati osservati in questa prima fase nella nostra regione, sottolinea una nota, circa il 56-60% dei casi positivi ha bisogno di assistenza in regime di ricovero. Di questi, circa il 10% ha bisogno di assistenza in regime intensivo.
 
Al fine di assicurare la non commistione, sono i due i passaggi fondamentali che verranno messi in atto:
1. Terapia intensiva dedicata;
2. degenza dedicata.
 
Flusso dei pazienti sospetti covid-19
Pronto Soccorso – Pre–triage. Tutte le persone che accedono al Pronto Soccorso effettuano un pre-triage dove vengono accolti da personale infermieristico che ha il compito di accertare la presenza di criteri clinici/epidemiologici riconducibili all’infezione da Coronavirus. Il paziente sospetto viene collocato nell’area di isolamento appositamente allestita. In assenza di queste condizioni, il paziente viene avviato al triage tradizionale.

Terapia Intensiva dedicata. L’Unità Operativa di Terapia Intensiva Universitaria sarà interamente dedicata all’assistenza a pazienti gravi affetti da CoVid-19. I posti letto saranno aumentati, in emergenza, sfruttando anche la capacità di accoglienza della “Recovery Room” (uno spazio dove i pazienti, appena operati, rimangono in attesa di svegliarsi) dove verranno accolti i pazienti di rianimazione non positivi. I letti dedicati ai pazienti Covid-19 saranno 11. Questa operazione, da piano operativo era prevista per mercoledì 11 marzo, e verrà anticipata a domenica 8 marzo a partire dalle ore 10.30. Infatti l’Azienda ha recepito la richiesta proveniente dalla Regione di anticipare le tempistiche, anche per essere ulteriormente ricettivi nel rispondere ad eventuali esigenze di accoglienza di pazienti provenienti dal territorio regionale. A tal proposito nella giornata di oggi è stato accolto un paziente dalla Terapia Intensiva di Piacenza (Covid negativo).
 
Degenza dedicata. Per i pazienti positivi che NON hanno bisogno di “assistenza ventilatoria invasiva” (pazienti meno gravi) verrà creata una “nuova” degenza di Pneumologia composta da 24 i posti; questo attraverso lo spostamento e la riduzione della degenza neurochirurgica, in modo da disporre di spazio di ricovero per pazienti pneumologici “non CoVid-19”.
Le tempistiche sono confermate da piano operativo. Questa mattina i pazienti dell’Unità Operativa di Neurochirurgia sono stati trasferiti per far spazio alla “nuova” degenza di Pneumologia. Da lunedì 9 marzo la nuova degenza sarà operativa.
 
Il personale e le attrezzature. Per garantire l’assistenza adeguata ai pazienti, in considerazione della rimodulazione delle Unità Operative in emergenza, verrà assunto personale (medici, infermieri e OSS) ed acquistate nuove attrezzature.
Saranno assunti:
- 30 infermieri (secondo graduatoria del pubblico concorso) e i primi arriveranno in azienda dal 16 marzo;
- 16 OSS (i primi entrano in servizio dal 9 marzo);
- 5 medici pneumologi (in fase di reclutamento);
- 18 medici specializzandi (assunti con contratto libero professionale) che andranno a coprire le necessità di servizio delle Terapie Intensive e dei Reparti sub intensivi.
 
Saranno acquistate nuove e specifiche attrezzature finalizzate al potenziamento dell’attività di Terapia Intensiva e Pneumologia. Per quanto riguarda i dispositivi medici (di protezione individuale e non), l’Azienda ha predisposto gli ordini necessari al fabbisogno dei Reparti e monitora le scorte in concerto con la Regione Emilia-Romagna.
 
 
Attività chirurgica programmata. Per far fronte alla rimodulazione delle Unità Operative è stato necessario rivedere drasticamente la programmazione chirurgica: diversi interventi sono stati riprogrammati e vengono garantiti soltanto gli interventi in urgenza-emergenza e la chirurgia oncologico non differibile.
 

Tempistica. I primi trasferimenti prenderanno il via nella giornata di oggi 7 marzo, e dovrebbero concludersi martedì 10 marzo.
 
Il piano prevede altre azioni che verranno eventualmente messe in atto nel caso in cui si verificasse un veloce incremento delle positività.

07 marzo 2020
© Riproduzione riservata

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