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Vaccini Covid. Omceo di Pordenone avvia campagna di sensibilizzazione su fascia 5-11 anni

Sarà il prossimo passo della campagna vaccinale contro il Covid. In attesa del via libera delle agenzie regolatrici, l'Omceo apre il dialogo con i medici, ma anche alle famiglie per evidenziare i benefici dell'immunizzazione. Lucchini: “Ai medici ricordiamo che in assenza di precise indicazione legali, sono la deontologia e l'etica a fornire elementi di giudizio”

01 OTT - Mentre il tasso di vaccini tra i 12 e i 18 anni è arrivato abbondantemente sopra il 60%, l’Omceo di Pordenone si prepara avere avere, già nel prossimo inverno, una nuova classe di vaccinandi per l’età 5-12 anni. A breve dovrebbero arrivare ad Ema e Fda i dati degli studi sull’effetto della vaccinazione nella fascia 5-12 anni, ma l’Ordine dei medici friulano ha deciso di giocare di anticipo e ancora prima del via libera alle somministrazioni da parte delle agenzie regolatrice avvia una campagna di sensibilizzazione rivolta ai medici ma anche alle famiglie e ai piccoli pazienti.

Per il Presidente dell’OMCeO di Pordenone, Guido Lucchini, la vaccinazione anti-Covid 19 sui minori pone, infatti, importanti interrogativi sul piano deontologico ed etico. Per questo l’Omceo ha promosso un convegno, organizzato dalla Commissione Deontologica ed Etica, per fare il punto sull’importanza dell’immunizzazione in età pediatrica, cercando di attirare l’attenzione sulle famiglie cosiddette “indecise”.

L’obiettivo che si è posto l’OMCeO di Pordenone è quello di tenere sempre aperto il dibattito sui vaccini sui giovani, aggiornare e stimolare i propri iscritti, fornendo loro tutte le conoscenze necessarie sul tema vaccini anti Covid, utili per poi rispondere ai quesiti e talvolta dubbi,  delle famiglie e dei pazienti, che ancora oggi non sono stati totalmente fugati.

“Abbiamo avuto una grossa risposta da parte dei giovani quando in pieno estate si sono aperte le iscrizioni alle vaccinazioni ai ragazzi 12-18 anni”, ricorda Lucchini. “Hanno capito che lo strumento del vaccino riduce la pericolosità dell’infezione portandolo a livelli più vicini a quelli dell’influenza. Nella nostra campagna di sensibilizzazione, ma anche di aggiornamento, rivolta ai nostri iscritti, medici pediatri, famiglie e pazienti, abbiamo voluto ribadire che anche in età adolescenziale i benefici del vaccino rimangono molto favorevoli rispetto ai rischi, rari e comunque mai gravi, che sono stati rilevati a questa età”.

“Come noto - prosegue Lucchini - l’interrogativo sui vaccini si pone per ora per i minori compresi nella fascia di età tra i 12 e 18 anni, ma non è da escludere che presto vi sia l’autorizzazione all’uso dei vaccini anche per la fascia tra i 5 e i 12 anni. Autorizzazione che non significherà obbligatorietà salvo diverse decisioni normative da parte del Governo italiano, ribadiamo che la decisione ultima se vaccinare o meno il minore rimarrà alla famiglia, su consiglio anche del medico pediatra. Quando, non vi sono precise indicazione legali da rispettare, è il momento in cui deontologia ed etica devono fornire elementi di giudizio e, quando possibile, anche nuovi stimoli con linee guida che siano di aiuto ai singoli professionisti, a volte lasciati soli”.  

“Allo stesso modo, in un tema così importante, dobbiamo interloquire con le famiglie dei piccoli pazienti. L’OMCeO di Pordenone si è posta questo obbiettivo con la stessa Commissione Deontologica ed Etica, cercando di mettere in risalto principi che sono alla base di ogni professionista medico”, conclude il presidente dell’Ordine dei Medici di Pordenone

Endrius Salvalaggio

01 ottobre 2021
© Riproduzione riservata

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