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Piacenza, concluso il primo anno del corso di etica medica


Organizzato dall’Ordine dei Medici e articolato su 3 anni, il corso ha visto in questo primo anno la partecipazione di 29 professionisti (non solo medici), giunti anche da fuori provincia. Sono stati 22 gli allievi che hanno superato la prova finale e sono quindi stati ammessi al secondo anno.

27 NOV - E’ terminato nei giorni scorsi il primo anno del corso di Etica Medica organizzato dall’Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Piacenza con la collaborazione scientifica della Società Bio-giuridica Piacentina e il patrocinio del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione dell’Università degli Studi di Torino e della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri.

Una iniziativa che ha superato i confini provinciali: i 29 iscritti, in prevalenza medici (medici generici, anestesisti, palliativisti, psichiatri), ma pure laureati in giurisprudenza, in scienze infermieristiche, in osteopatia e in biologia molecolare, sono infatti giunti anche da Mantova, Pavia, Milano, Brescia, Novi Ligure, Parma.

Il corso ha trovato la collaborazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano e della Società Siderpiping, che hanno messo a disposizione dodici borse di studio (10 dalla Fondazione, 2 da Siderpiping) per consentire la formazione etica di giovani medici e non medici. Il corso, infatti, è stato (ed è tuttora) aperto anche a coloro che, pur occupandosi di altre attività, sono sensibili alle tematiche etiche in generale, bioetiche in particolare.

Articolato su tre anni, il corso ha visto il 2015 concentrarsi sui fondamenti dell’etica e sui rapporti con altri ambiti, temi sviluppati attraverso sei incontri (ciascuno di otto ore di lezioni frontali dal 23 maggio al 21 novembre).

Si è partiti dal significato di etica, con i diversi modi di concepirla, e di moralità, come istituzione sociale diversa dal costume e relazione tra persone, passando alla distinzione tra etica “teorica” e non “teorica” insieme alle diverse teorie etiche.

Ampio spazio poi all’analisi dei rapporti tra etica ed altri ambiti, con le diverse prospettive e i punti di incontro o di opposizione: dalla religione (Come impostare i rapporti tra religione e etica; Diverse etiche religiose: Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo; Cattolicesimo Romano; Protestantesimo; Religioni Orientali; Etica evoluzionista), alla scienza (La distinzione fatti/valori e i rapporti tra etica e scienza; E’ indispensabile il libero arbitrio (o libertà) per l’etica? Psichiatria, responsabilità, e etica; La neuroetica), al diritto (Il positivismo giuridico e la neutralità del diritto; Il diritto naturale e l’etica; I diritti dell’uomo vanno considerati come il nuovo esperanto bioetico? Il diritto deve rimanere estraneo alla medicina?), fino al rapporto con la deontologia (Che cos’è la deontologia e i suoi vari ambiti; Deontologia e diritto: collaborazione o antagonismo? Analisi generale del Codice di deontologia medica 2014; Analisi dei nuovi articoli del Codice deontologico).

A tenere le lezioni docenti delle Università (pubbliche e private) italiane e specialisti del settore o figure istituzionali: Caterina Botti (Filosofia Morale, Sapienza, Roma); Vinicio Busacchi (Filosofia Teoretica, Cagliari;) Piergiorgio Donatelli (Filosofia Morale, Sapienza, Roma); Massimo Ferrari (Storia delle Filosofia, Univ. Torino); Alberto Giubilini (PostDoctoral Research Fellow in Moral Psychology and Bioethics presso CAPPE (Australia)); Ilenya Goss (Medico-Chirurgo, Dottore in Filosofia, Membro della Commissione bioetica della Tavola Valdese); Mario Jori (Filosofia del Diritto, Univ. Statale, Milano); Giuseppe Manfredi (Diritto Amministrativo, Univ. Cattolica, Piacenza); Daniela Milani (Diritto Canonico, Univ. Statale., Milano); Francesca Minerva (Academic coordinator del CAPPE Melbourne); Maurizio Mori (Bioetica, Univ. Torino); Augusto Pagani (presidente OMCeO Piacenza); Adriano Pessina (Filosofia Morale, Univ. Cattolica, Milano); Simone Pollo (Filosofia Morale, Sapienza, Roma); Massimo Reichlin (Filosofia Morale, San Raffaele, Milano); Luca Savarino (Filosofia Morale, Univ. Piemonte Orientale); Tommaso Scandroglio (Etica e Boetica, Università Europea di Roma); Marcello Valdini (Medico-Legale, presidente Società Bio-Giuridica Piacentina); Ernesto Viarengo (Psichiatra).

Sono stati 22 gli allievi che hanno superato la prova finale e sono quindi stati ammessi al secondo anno dedicato all’etica medica speciale, vale a dire ai problemi etici particolari, quali: il consenso informato, il testamento biologico e i diversi modi di intendere la pratica clinica oggi; la sospensione delle cure e i problemi di fine vita; il suicidio assistito e l’eutanasia; le diverse nozioni di morte e il problema dei trapianti; la sperimentazione dei farmaci e i comitati etici; il consenso informato in psichiatria e dei minori. Anche il 2016 vedrà la collaborazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

27 novembre 2015
© Riproduzione riservata

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