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L’ondata di calore è arrivata. Ecco il Piano del Lazio per Prevenzione degli effetti del Caldo

La Regione Lazio ha predisposto un Piano Operativo che ha tra le sue componenti un intervento di sorveglianza attiva della popolazione anziana suscettibile al caldo da parte dei Medici di Base che aderiscono al programma su base volontaria, che coinvolge anche i Distretti Sanitari, il personale infermieristico in servizio presso le API, ADI e/o le Centrali di telesorveglianza, come le COT.

12 LUG - L’ondata di calore è arrivata. Col sopraggiungere dell’anticiclone africano si registrano da diversi giorni picchi di 35-38°C, anche accompagnate da elevati livelli di umidità, col bollettino del Ministero della Salute che indica per questi giorni livelli di rischio 2 e 3 in 13 città, soprattutto al centro-nord. A partire da giovedì 13 luglio ci sarà un calo delle temperature nelle regioni settentrionali dove è atteso un aumento dell’instabilità, mentre al centro-sud le condizioni rimarranno stabili con temperature elevate al centro e un progressivo aumento delle temperature con picchi di 38-40°C nel fine settimana nelle città del centro e del sud.

Nel Lazio è previsto il livello 3 per i prossimi giorni a Roma, Rieti, Viterbo, Frosinone e Latina e temperature elevate che si protrarranno anche durante la prossima settimana.

I livelli di rischio per la salute sono elaborati ogni giorno nell’ambito delle attività del “Piano Operativo Nazionale per la Prevenzione degli effetti del Caldo sulla Salute”, (CCM, Azione centrale), coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia del Lazio – ASL Roma 1 (DEP Lazio),
sulla base delle raccomandazioni dell’OMS. Si tratta di sistemi di allarme per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute, denominati Heat Health Watch Warning Systems (HHWWS), ovvero sistemi città-specifici che, utilizzando le previsioni meteorologiche per ogni città, sono in grado di prevedere fino a 72 ore di anticipo il verificarsi di condizioni ambientali a rischio per la salute e l’impatto sulla mortalità ad esse associato. Ad oggi il sistema HHWW nazionale è attivo in 27 città, tra cui i 5 capoluoghi di provincia della regione Lazio e Civitavecchia, ed è operativo dal 15 maggio al 15 settembre 2023.

I bollettini sono disponibili sul portale Ministeriale nell’area dedicata (www.salute.gov.it\caldo) e sulla APP “Caldo e salute” finalizzata a potenziare la diffusione delle informazioni e l’accesso ai bollettini di allerta alla popolazione generale e agli operatori socio-sanitari coinvolti nei Piani di prevenzione.

Il Piano è attivo dal 2005 - giacché l’Italia è stato uno dei primi Paesi in Europa ad attivare un programma nazionale di interventi per la previsione e prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute - e rappresenta il quadro istituzionale nell’ambito del quale sono stati sviluppati e continuano ad essere implementati i programmi di prevenzione a livello Regionale e locale.

Sappiamo infatti che le ondate di calore, che avvengono nei mesi più caldi della stagione estiva, rappresentano un rischio per la salute della popolazione, in particolare per alcuni sottogruppi, come gli anziani e le persone affette da determinate patologie, ma anche coloro che vivono soli e con limitate risorse economiche, le donne in gravidanza, i bambini piccoli e i lavoratori che svolgono mansioni all’aperto. L’identificazione dei soggetti a maggior rischio per gli effetti del caldo è pertanto un aspetto cruciale dei piani di prevenzione locali, che devono prevedere modalità di identificazione dei sottogruppi a rischio e attività mirate ai sottogruppi identificati che necessitano di maggiore assistenza sanitaria e supporto sociale.

La Regione Lazio ha predisposto un Piano Operativo per l’estate 2023 per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore, che ha tra le sue componenti un intervento di sorveglianza attiva della popolazione anziana suscettibile al caldo da parte dei Medici di Base che aderiscono al programma su base volontaria, che coinvolge anche i Distretti Sanitari, il personale infermieristico in servizio presso le API, ADI e/o le Centrali di telesorveglianza, come le COT. La sorveglianza consiste in visite domiciliari o telesorveglianza attraverso alla piattaforma LAZIO ADVICE. La sorveglianza integrata con le attività dei servizi di cure primarie delle aziende ASL, è finalizzata anche a promuovere un’assistenza dei pazienti fragili presso il proprio domicilio, limitando gli accessi inappropriati alle strutture sanitarie.

Le informazioni sul piano Piano di prevenzione e sistema di allarme ondate di calore 2023 sono consultabili anche sul sito del DEP Lazio.

A cura di Tiziano Costantini
Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio – ASL Roma 1

12 luglio 2023
© Riproduzione riservata

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