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Ictus. Alla Asl di Viterbo il premio internazionale Eso Angels Diamond Award

Gli ESO-Angels Awards sono riconoscimenti assegnati, a seguito della valutazione di un gruppo di esperti internazionali, agli ospedali che hanno dimostrato i migliori percorsi di cura al servizio dei pazienti colpiti da ictus. In tutta Italia, per il secondo trimestre 2023, solo altre 11 strutture hanno ottenuto lo stesso riconoscimento.

07 NOV - L’unità operativa di Neurologia dell’ospedale Belcolle di Viterbo, diretta da Nicola Pio Falcone, ha ricevuto ieri il premio internazionale ESO Angels Diamond award per la gestione intra-ospedaliera dell’ictus. Con il Diamond award, nella rilevazione del secondo trimestre del 2023, l’ospedale di Belcolle è stato riconosciuto meritevole di un ulteriore miglioramento rispetto al Platinum award conquistato nello stesso periodo dell’anno precedente. “Tale miglioramento – spiega la Asl di Viterbo in una nota - è stato possibile grazie ad una maggior percentuale di pazienti che hanno iniziato il trattamento di trombolisi endovenosa entro i 45 minuti dal triage e da una maggior percentuale di pazienti rianalizzati rispetto alla totalità degli ictus ischemici”. Nello stesso periodo temporale, solo altre 11 strutture nazionali hanno ottenuto lo stesso livello platinum, sottolinea la Asl di Viterbo.

Gli Eso-Angels award sono riconoscimenti internazionali che vengono assegnati agli ospedali che possono attestare i migliori percorsi di cura al servizio dei pazienti. L’iniziativa di Angels, insieme a ESO (European Stroke Organization), è tesa a migliorare le possibilità di sopravvivenza dei pazienti colpiti da ictus e a garantire loro una vita senza disabilità, aiutando tutte le strutture, che con loro collaborano, a ottimizzare i percorsi interni, sostenendo la formazione specialistica ed effettuando campagne di sensibilizzazione per la popolazione. Tramite la rilevazione delle tempistiche di presa in carico del paziente, dal momento in cui arriva in Pronto soccorso fino a quando non viene ultimato il suo percorso diagnostico-terapeutico, Angels premia i team e le persone che si impegnano a garantire l’eccellenza nel trattamento dell’ictus, con riconoscimenti di livello gold, platinum o diamond.

“La Neurologia di Belcolle – spiega il direttore dell’unità operativa Nicola Pio Falcone - sta proseguendo un percorso di crescita iniziato nel 2015,caratterizzato con da un numero sempre crescente di pazienti gestiti ogni anno secondo le linee guida internazionali e con tempistiche sempre migliori tra l’arrivo del paziente in Pronto soccorso e l’esecuzione delle prime neuroimaging, oltre che nell’esecuzione dei trattamenti di rivascolarizzazione, se indicati per le caratteristiche cliniche del paziente”.

La gestione dei pazienti affetti da ictus acuto (ischemico, emorragico o TIA) rientra in quelle procedure che vengono chiamate “tempo-dipendenti”. Quanto prima il paziente viene preso in carico al Pronto soccorso di riferimento, tanto prima potrà iniziare il suo percorso diagnostico-terapeutico e tanto migliore sarà il recupero funzionale, riducendo la permanenza in ospedale e di conseguenza anche la spesa sanitaria.

“È stato un piacere ricevere nuovamente, questa mattina come lo scorso anno, il premio internazionale dalla consulente per il Centro Italia del programma Angels, Alessia Santori – prosegue il responsabile del Centro malattie cerebrovascolari, Alessandro Valenza -, con la quale continuiamo a collaborare con percorsi formativi indirizzati a tutto il personale medico e paramedico che permette la corretta gestione del paziente. Il punto di forza di questo percorso continua ad essere il continuo confronto e la collaborazione tra tutto il personale della Neurologia, della Neurochirurgia, del Pronto soccorso, della Radiologia, della Radiologia interventistica e della Rianimazione”.

“Solo pochi giorni fa – commenta il commissario straordinario della Asl viterbese, Egisto Bianconi - il report del programma nazionale Esiti di Agenas ha evidenziato come la nostra Asl abbia gestito nel 2022 un volume di 251 ricoveri per ictus ischemico, con una mortalità a 30 giorni pari al 9.02 (% Adj) rispetto alla media nazionale di 10.54, in lieve miglioramento rispetto al precedente anno. Più del 50% d tali pazienti ha effettuato un trattamento di rivascolarizzazione (68 trombolisi endovenose, 37 trombectomie e 27 trattamenti in bridge). Sono dati importanti che oggi trovano un ulteriore riconoscimento del lavoro svolto con il premio Eso Angels. Rimane, tuttavia, sempre fondamentale la conoscenza quanto più capillare nella popolazione dei sintomi di un ictus, per una più rapida diagnosi e conseguentemente una ridotta tempistica nel percorso diagnostico-terapeutico che porta ad un migliore outcome. Una maggior consapevolezza dei sintomi di esordio da parte di tutta la popolazione, e la continua collaborazione multidisciplinare all’interno dell’ospedale ma anche con il personale dell’Ares118, sono la migliore arma per sconfiggere una patologia che è tuttora al terzo posto come mortalità in tutto il mondo ed al primo posto come patologia disabilitante", conclude Bianconi.

07 novembre 2023
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