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Al S. Carlo Nancy di Roma arriva il Robot Da Vinci XI per le patologie urologiche

Una tecnologia “con grandissimi vantaggi, sia per i medici che per il paziente, e che va a diminuire drasticamente le problematiche durante l'intervento e in fase post operatoria”, spiega Pierluigi Bove, responsabile dell'Unita' Operativa di Urologia all’Ospedale. In Italia sono stati realizzati oltre 20mila interventi di chirurgia robotica con il da Vinci solo nel 2018, con un incremento del 18% rispetto all'anno precedente.

26 SET - Medici con competenza internazionale, sale operatorie di ultima generazione e da oggi anche uno strumento innovativo per trattare le patologie urologiche messo al servizio dei pazienti. E' il robot da Vinci Xi una tecnologia d'avanguardia per la chirurgia mininvasiva di precisione che arricchisce ancora di più l'offerta dell'Ospedale San Carlo di Nancy di Roma, Ospedale Generale di Zona di GVM Care & Research accreditato con Servizio Sanitario Nazionale.

Il sistema da Vinci permette di superare le limitazioni della chirurgia tradizionale consentendo al chirurgo di eseguire interventi di elevata complessità e migliorando l'accuratezza del gesto chirurgico. Il robot è manovrato infatti a distanza dal chirurgo, che non opera con le proprie mani ma è seduto ad una console che traduce i suoi movimenti sul piano operatorio in modo intuitivo e ne esalta la gestualità.

"Una tecnologia con grandissimi vantaggi, sia per i medici che per il paziente, e che va a diminuire drasticamente le problematiche durante l'intervento e in fase post operatoria" dichiara Pierluigi Bove, responsabile dell'Unita' Operativa di Urologia all'Ospedale San Carlo di Nancy di Roma.

"Al San Carlo di Nancy - prosegue Bove - abbiamo introdotto il sistema robotico da Vinci Xi principalmente a supporto della specialità di Chirurgia Urologica. Applichiamo la tecnologia robotica in prevalenza per il trattamento della patologia oncologica e per la cura di molte patologie funzionali uro-genitali".

Nel nostro Paese, secondo i dati diffusi in occasione dell’arrivo del nuovo macchinario, sono stati realizzati oltre 20mila interventi di chirurgia robotica con il da Vinci solo nel 2018, con un incremento del 18% rispetto all'anno precedente. I”noltre, le numerose e prestigiose pubblicazioni scientifiche ne confermano la validità dal punto di vista dei vantaggi clinici, in ambiti di applicazione che spaziano, oltre all'Urologia (circa il 68% dell'attività chirurgica robotica in Italia), dalla Cardiochirurgia alla Chirurgia Bariatrica, dall'Otorinolaringoiatria alla Ginecologia, dalla Chirurgia Generale alla Chirurgia Toracica”.

COS'È E COME FUNZIONA IL ROBOT DA VINCI - Il robot da Vinci Xi è un sistema di chirurgia robotica mininvasiva ideale nell'ambito degli interventi chirurgici ad alta complessità poiché permette di superare le limitazioni della chirurgia tradizionale. Consente infatti al chirurgo di operare con maggiore libertà di movimento grazie ad una strumentazione che permette incisioni minime. Il robot da Vinci integra componenti robotici di alta ingegneria con una visione 3D ad alta definizione. Rappresenta un alleato del medico, traducendo i suoi movimenti in modo intuitivo: è sempre il chirurgo, infatti, a manovrare gli appositi joystick di cui è dotato il robot a distanza, seduto ad una console che si trova all'interno della sala operatoria. Il campo operatorio è invece occupato da braccia robotiche che si muovono su impulso del chirurgo.

La struttura del sistema robotico è formata da tre parti: la console chirurgica, il centro di controllo dove il chirurgo decide i movimenti da compiere e manovra gli strumenti attraverso due manipolatori e i pedali; il carrello paziente, ovvero la parte operativa del sistema da Vinci che si compone di quattro braccia mobili interscambiabili che supportano la fibra ottica e gli strumenti di 5-8 mm; infine il carrello visione, che contiene l'unità centrale di elaborazione dell'immagine.

I VANTAGGI DEL ROBOT DA VINCI NELLA CHIRURGIA UROLOGICA - L'impiego del sistema robotico da Vinci nella chirurgia mininvasiva ha aggiunto numerosi benefici per il paziente oltre che per il chirurgo.

"I vantaggi sono legati principalmente alla precisione e all'accuratezza del gesto chirurgico, - aggiunge Bove - Precisione ed accuratezza sono infatti di grande importanza poiché permettono di ridurre le complicanze durante l'intervento e nel post-operatorio: vengono limitate le perdite di sangue e si riduce dunque la necessita' di trasfusioni. Possiamo adottare un approccio più conservativo nel rispetto dei tessuti e degli organi non interessati dalla patologia, i movimenti sono fluidi, senza scatti, il tremore fisiologico della mano viene eliminato e si riducono i tempi di esecuzione dell'intervento vero e proprio. Più l'intervento risulta mininvasivo - conclude Bove - migliore sarà la ripresa delle funzioni nel post-operatorio". Si assiste infatti ad una riduzione delle complicanze dovute alla chirurgia radicale come il deficit erettile o l'incontinenza urinaria. Infine, si riducono anche gli altri rischi associati a ricoveri ospedalieri più lunghi (probabilità di ricadute, trombosi venosa profonda e piaghe da decubito) permettendo una migliore gestione del rischio complessivo da parte dell'ospedale.

VANTAGGI CLINICI - Radicalità oncologica (asportazione completa del tumore) - Facilità di accesso alla patologia da trattare anche nei casi più complessi - Ottima visuale dei reperti anatomici - Maggior precisione nella procedura demolitiva - Maggior precisione ricostruttiva - Accuratezza del gesto chirurgico, regolabile su diverse scale - Eliminazione del tremore fisiologico della mano del chirurgo - Minore stress per il chirurgo - Riduzione dei tempi d'intervento

VANTAGGI PER IL PAZIENTE - Piccole incisioni con migliori risultati estetici - Minore perdita ematica e conseguente riduzione della necessità di trasfusioni - Minor dolore post-operatorio - Riduzione dei tempi di ospedalizzazione - Ripresa più rapida della normale attività - Patologie trattate all'Ospedale San Carlo di Nancy e percorso di cura urologico.

Presso l'Unità Operativa di Urologia dell'Ospedale San Carlo di Nancy, guidata da Pierluigi Bove, il robot da Vinci è ampiamente utilizzato nel trattamento delle patologie uro-oncologiche, negli interventi di prostatectomia radicale, di nefrectomia parziale e di cistectomia radicale, mentre nell'ambito delle patologie funzionali dell'apparato genito-urinario il sistema robotico viene impiegato prevalentemente per il trattamento del prolasso degli organi pelvici e per le patologie malformative della via urinaria, come la stenosi del giunto pielo-ureterale.

"In ambito urologico - spiega ancora lo specialista - l'Ospedale San Carlo di Nancy ha creato dei percorsi ad hoc per i pazienti, nei quali l'equipe medica affianca l'assistito durante tutto il percorso diagnostico-terapeutico. Ci avvaliamo infatti delle più moderne tecnologie diagnostiche, TC e RM, già in fase di prevenzione e poi per le diagnosi; il trattamento è seguito da medici specialisti; infine ci avvaliamo anche della consulenza di professionisti per un supporto psicologico per aiutare il paziente ad affrontare la malattia e, nel post-operatorio, per tornare alla quotidianità".

L'equipe di Urologia dell'Ospedale San Carlo di Nancy si avvale inoltre di medici specialisti come consulenti esterni. Tra questi il Dottor Ervin Kocjancic, specialista in chirurgia ricostruttiva e protesica genito-urinaria (ricostruzione degli organi genitali maschili e femminili, chirurgia plastica genitale, chirurgia protesica peniena per il deficit erettile, chirurgia protesica degli sfinteri per incontinenza maschile e femminile), e il Dottor Enzo Palminteri, specialista in chirurgia dell'uretra (trattamenti avanzati delle stenosi uretrali maschili). 

26 settembre 2019
© Riproduzione riservata

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