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Concorso Brescia. Gli anestesisti-rianimatori non chiedono nulla di strano

di A.Corcione e A.R. De Gaudio

19 GEN - Gentile Direttore,
la vicenda del pronto Soccorso di Brescia è emblematica di una situazione di profonda anomalia che merita di essere chiarita e approfondita affinché tutti, sia i cittadini e gli utenti che leggono e che usufruiscono delle prestazioni sanitarie in pronto soccorso ma anche le Autorità del Ministero della Salute , possano , constatata “l’anomalia”, intervenire apportando gli opportuni atti correttivi.
 
I Colleghi della SIMEU nella loro lettera dopo aver declarato le “competences” che un Medico deve possedere per esercitare in un Pronto soccorso, concludono “Tutto questo, e molto altro, fa parte del bagaglio del medico d’Emergenza Urgenza: l’Anestesista Rianimatore è un altro professionista indispensabile nel contesto del PS, esattamente come il Cardiologo, il Chirurgo, l’Ortopedico e tanti altri specialisti.”
 
Se si dovesse far riferimento ai curriculum dei Colleghi della SIMEU (anche del Direttivo) che sottolineano di possedere in modo esclusivo le “competences” di Medici dell’emergenza e urgenza, si scopre che esercitano la loro professione in Pronto Soccorso ma sono Specialisti in… Cardiologia, Chirurgia, Ortopedia, anzi possono essere o sono specialisti in Dermatologia, Psichiatria,
 
Endocrinologia, Angiologia, Geriatria, e ancora Oculistica, Otorinolaringoiatria, Chirurgia plastica, Urologia…, dove solo una Specializzazione (Medicina d’Emergenza e Urgenza) sulle 43 elencate, fa riferimento e ha nel proprio Core Curriculum le competences citate (il core curriculum è la declaratoria delle competences e del percorso formativo approvato dal MIUR e dal Ministero della Salute).
 
Nessuna delle altre 42 Specialità può vantare uno specifico diploma di specializzazione che li abbia formati in quelle “competences“ che i Colleghi della SIMEU considerano essenziali.
 
Da dove allora mutuano questa loro convinzione i colleghi della SIMEU?
La mutuano da un Decreto Ministeriale del 30 gennaio 1998 che afferma l’equipollenza di moltissime specializzazioni dell’area Medica stabilendo che servizi equipollenti a quello necessario per dirigere un Pronto Soccorso siano quelli svolti da un Epatologo, da un Cardiologo, da un Geriatra, da un Neurologo, da un Chirurgo generale e ancora da un Tisiologo, da un Semeiologo o da un Fisiopatologo, da un Endoscopista…
 
Tutte queste figure professionali possono secondo tale Decreto dirigere le Unità Operativa complesse di Pronto Soccorso tranne appunto uno che specialista del settore Emergenza Urgenza e Area Critica lo è per core curriculum formativo universitario (Anestesia, Medicina Perioperatoria, Rianimazione, Terapia Intensiva, Emergenza, Medicina del Dolore).
 
In realtà poi il DM del 1998 recita che tra i servizi equipollenti della Specialità Anestesia e Rianimazione e quindi correlati alla funzione, ci siano anche quelli che vengono prestati nel “Servizio sanitario di emergenza e urgenza” riconoscendo anche in questo ambito (Pronto soccorso e 118) la competenza e la esperienza maturata.
 
Quanto sopra è inoppugnabile e verificabile e chiunque può, in buona fede, esaminare e confrontare il core curriculum di queste specializzazioni “equipollenti” e quello dello Specialista in Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore.
 
Da parte degli Anestesisti Rianimatori non si chiede quindi di essere gli unici depositari della Emergenza e Urgenza (cosa che chiedono invece i “42 Specialisti” della SIMEU), ma di non cadere nell’assurdo di essere considerati gli unici Specialisti con servizi non equipollenti e quindi unici esclusi.
 
La SIAARTI e il CPAR condividendo in pieno il disagio degli anestesisti rianimatori espresso dall’AAROI-EMAC (Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani- Emergenza Area Critica) su questa assurda situazione, chiedono, con equilibrio e onestà intellettuale, di arrivare ad una soluzione che ripristini il riconoscimento dell’equipollenza dovuta allo Specialista in Anestesia e Rianimazione che non è “qualsiasi” e che non ha mai considerato “qualsiasi” gli Specialisti che in questo momento in Italia dirigono un Pronto Soccorso.
 
Dott. Antonio Corcione
Presidente Siaarti
 
Prof. Angelo Raffaele De Gaudio
Presidente Cpar

19 gennaio 2017
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