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Pronto Soccorso. La delibera della Regione non convince l’Anaao

“Il Bed manager e il Nucleo aziendale per la gestione dei ricoveri di area medica non suppliscono in alcun modo alle carenze di personale”, dichiara il sindacato in merito al nuovo modello approvato dalla Regione per migliorare la gestione dei Pronto Soccorso. L’Anaao non contesta la validità del modello proposto, “tuttavia, non prevedendo un aumento delle risorse a disposizione del Pronto Soccorso, il modello risulta completamente inefficace”.

09 SET - Cambia il modello, ma i medici sono sempre il solito esiguo numero. Per questo la nuova delibera di Regione Lombardia, approvata dalla Giunta non convince l’Anaao Assomed Lombardia, che definisce il progetto della Regione “un fittizio efficientamento dei pronto soccorso”. Anaao Assomed Lombardia mantiene il punto: “Prevedere piani di efficientamento per effettuare migliorie all’organizzazione interna ai pronto soccorso senza tuttavia prevedere un’implementazione di risorse disponibili è, in sé e per sé, un’azione infruttuosa e fine a se stessa”. 

Il documento approvato dalla Regione prevede l’ottimizzazione del flusso di pazienti in pronto soccorso al fine di ridurre i tempi di attesa e di ricovero. Oltre al “Bed manager” e al “Nucleo aziendale per la gestione dei ricoveri di area medica”, figure volte a definire le strategie per la gestione dei pazienti, vengono previsti numerosi altri adempimenti per limitare i tempi di gestione alle 8 ore, prima di decidere per la dimissione o il ricovero.

Anaao spiega di riconoscere “la validità del modello proposto, comprovato da diverse evidente scientifiche, tuttavia — chiarisce — , non prevedendo un aumento delle risorse a disposizione del Pronto Soccorso, il modello risulta completamente inefficace. In Lombardia, i letti per pazienti acuti sono inferiori a quanto previsto dalla normativa di legge, (2.75 letti/1000 abitanti invece di 3.0/1000, fonte ISTAT, 2020). Non è possibile gestire i ricoveri in assenza di personale dedicato, né è possibile prevedere l’apertura di nuove camere, attività e ambulatori senza nuove assunzioni. La delibera in esame, inoltre, fa riferimento alla “gestione del transito dei pazienti presso gli ospedali di comunità”, ossia strutture che ancora non esistono e che non hanno individuato, fino ad ora, alcuna risorsa ulteriore”.
 
“Nel 2018 il Ministero ha richiesto modelli organizzativi a norma – afferma Stefano Magnone, segretario di Anaao Assomed – e questa è la linea seguita. Tuttavia, quando si arriva al punto di dover concretizzare ciò che è previsto dalle delibere, non si è disposti ad investire alcunché. Siamo sempre i “soliti noti”, ormai privi di qualsiasi tipo di entusiasmo, motivazione ed energia; orfani ormai delle stesse componenti emotive che – chi più chi meno – anni fa ci hanno spinto ad intraprendere una simile carriera. Impegnativa, totalizzante ma umanamente appagante e soddisfacente. Ora, se anche questo viene meno a causa di stress e burnout, cosa rimane?”

09 settembre 2022
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