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Spedali Civili di Brescia. Anche i medici europei ribadiscono che il primario di un pronto soccorso non può essere un anestesista 

Tramite due lettere aperte l'European society for emergency medicine e l'Union européenne des médicines spécialistes sottolineano come sia incomprensibile che un concorso per il conferimento dell’incarico di Pronto soccorso sia destinato a candidati con specializzazione in Anestesia e rianimazione, disciplina non equipollente alla Medicina d’urgenza e inserita in una diversa area funzionale. 

25 MAG - Eusem, European society for emergency medicine, e Uems, Union européenne des médicines spécialistes, sono intervenute nel dibattito nazionale che si è aperto a proposito del concorso bandito agli Spedali Civili di Brescia per l'incarico di primario del Pronto soccorso riservato a specialisti in Anestesia e rianimazione.
 
Eusem è la Società scientifica europea di riferimento del settore, di cui fanno parte le società scientifiche dell'emergenza urgenza dei singoli Paesi, e Uems rappresenta 43 specialità mediche di 37 Paesi e quindi dà un parere super partes sul caso in questione.
 
In entrambe le lettere – indirizzate al ministro Lorenzin, al governatore Maroni e al direttore e al Dg degli Spedali Belleri si sottolinea l'importanza di affidare la cura dei pazienti del pronto soccorso agli specialisti dell'emergenza-urgenza, come stabilito dagli standard europei definiti a livello internazionale proprio da Uems.

Nelle missive si sottolinea come "sia incomprensibile che un concorso per il conferimento dell’incarico di Pronto soccorso sia destinato a candidati con specializzazione in Anestesia e rianimazione, disciplina non equipollente alla Medicina d’urgenza e inserita in una diversa area funzionale".
 
"Anche perché - si legge - i principi delle due società scientifiche non sono assolutamente compatibili con un concorso del genere e si auspica, pertanto, che il bando venga ritirato al più presto e che venga attivata una nuova procedura".
 

25 maggio 2016
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