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Aggressione nei Pronto Soccorso. Il M5S presenta mozione. Nursind: “Buon segno, ma servono i fatti”

La mozione impegna la Giunta ad attivarsi per incrementare il livello di sicurezza nei Pronto Soccors supportando le Aziende sanitarie nell'adozione di misure efficaci e durature, ma anche permettendo agli operatori di acquisire competenze per valutare e gestire tali eventi. Soddisfatto il sindacato degli infermieri che nelle scorse settimane aveva presentato i dati del fenomeno e lanciato una campagna. LA MOZIONE

12 GIU - Il Movimento 5 Stelle si schiera contro le aggressioni nei Pronto Soccorso della Lombardia e presenta una mozione (primo firmatario Stefano Buffagni) che impegna la Giunta ad attivarsi per incrementare il livello di sicurezza nei Pronto Soccorso, soprattutto durante le ore notturne, supportando le Aziende sanitarie nell’analisi dei fattori di rischio e nell’adozione di iniziative e programmi volti a prevenire atti di violenza a danno degli operatori sanitari attraverso l’implementazione di misure efficaci e durature. Ma anche attraverso l’acquisizione di competenze da parte degli operatori nel valutare e gestire tali eventi.

La mozione dovrebbe essere discussa nel corso della prossima seduta del Consiglio Regionale, prevista per domani martedì 13 giugno.

Per lanciare l’allarme ed evidenziare la necessità di intervenire sul fenomeno, il M5S usa i dati del Nursind, il sindacato delle Professioni Infermieristiche. In base agli ultimi dati rilevati dal Centro Studi NurSind attraverso un sondaggio effettuato in questi mesi a livello nazionale, risulta che nel primo quadrimestre del 2017 sono stati aggrediti 1.163 operatori sanitari a fronte dei 1.999 per l’intero anno del 2016. Se il trend di inizio anno fosse confermato, ci sarebbe una crescita delle aggressioni del 75% rispetto al 2016. Alto anche il numero di infermieri che sono stati aggrediti: ben il 60%, nonostante la gran parte non segnalino di aver subito aggressioni. Ancora maggiore la percentuale di chi ritiene che il fenomeno sia in aumento o forte aumento: il 77,3%. Pronto soccorso e reparti di emergenza rimangono le unità operative in cui le aggressioni si manifestano più frequentemente. Inoltre, cresce la tendenza a colpire maggiormente le donne. Insomma, si tratta di dati che fanno paura.

“La nostra campagna di sensibilizzazione nazionale, portata avanti in queste settimane grazie a tutte le segreterie NurSind del territorio lombardo, sta dando i primi, importanti frutti”, afferma sindacato, secondo l’attenzione dimostrata dal M5S è un “buon segno, ma non basta. Ora gli Infermieri si aspettano fatti concreti" affermano dal Coordinamento Regionale NurSind Lombardia. “Ci auguriamo che il tutto non vada a sfumare, non cada nel dimenticatoio. Non vogliamo che la nostra categoria professionale torni alla ribalta soltanto per un maggior numero di nuove e più gravi aggressioni” affermano all'unisono i Dirigenti Sindacali NurSind: Donato Cosi, segretario NurSind Monza Brianza e coordinatore Regionale NurSind Lombardia; Donato Carrara, segretario NurSind Bergamo e membro del Direttivo nazionale NurSind; Rosario Pagana e Veronica Voichescu, segretaria NurSind Milano;  Salvatore Ferro, segretario NurSind Varese; Alfonso Caruso, segretario NurSind Brescia; Giovanni Secreti, segretario NurSind Lecco.

12 giugno 2017
© Riproduzione riservata

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