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Al centro Pma di Asti il certificato di eccellenza del Centro nazionale trapianti

Il centro astigiano è stato inserito nell’elenco nazionale delle strutture Pma (Procreazione Medicalmente Assistita) certificate e nel Compendio Europeo degli istituti dei tessuti. Dall’avvio dell’attività, nel corso del 2017 sono state 88 le nascite avvenute presso il centro Pma di Asti, 5 i bambini già nati nel mese di gennaio.

03 FEB - Il Centro di Medicina della Riproduzione dell’Ospedale di Asti ha ricevuto il riconoscimento del Cnt - Centro Nazionale Trapianti, che lo ha inserito nell’elenco nazionale delle strutture Pma (Procreazione Medicalmente Assistita) certificate e nel Compendio Europeo degli istituti dei tessuti. A darne notizia la Asl in una nota.

L’attestato viene assegnato a seguito di una verifica che ha lo scopo di controllare la presenza di tutti i requisiti necessari corrispondenti ai più elevati parametri di qualità. Vengono valutati dal Cnt e dalla Regione di appartenenza il livello dell’attività, la qualità e la sicurezza della struttura, la preparazione del personale, l’attenzione clinica agli eventi avversi.

In tutto il Piemonte sono 4 – incluso Asti – i centri pubblici o convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale che hanno ottenuto la certificazione, a cui si aggiungono altri 4 centri privati.

Il Centro di Medicina della Riproduzione del Cardinal Massaia è guidato dalla dottoressa Elisabetta Dolfin, all’interno della struttura di Ostetrica e Ginecologia dell’Asl AT diretta dal dottor Maggiorino Barbero. "È uno dei pochissimi centri di III livello della nostra regione", precisa la nota.

L’équipe degli operatori comprende tre ginecologhe, due biologhe, una psicologa, un’ostetrica, due infermieri, un anestesista e un consulente andrologo. L’attività è organizzata in una parte ambulatoriale e in una parte di laboratorio. L’ambulatorio si occupa dei colloqui con le coppie, delle visite, degli esami e dei consulti psicologici, preliminari all’accesso ai programmi terapeutici. Un percorso al termine del quale si può procedere con i trattamenti veri e propri, che possono essere di I livello o di II livello (attraverso tecnica Fivet o Icsi).

L’anno, fa sapere la Asl di Asti, "si è aperto con ottimi risultati: sono già 5 i bambini nati nel mese di gennaio grazie all’operato del centro. Dall’avvio dell’attività, avvenuto nel corso del 2017 (il laboratorio è entrato in funzione da maggio), le nascite sono già state 88, nonostante l’emergenza Covid che in occasione del primo lockdown della primavera 2020 ha costretto la struttura a una chiusura di qualche mese."

03 febbraio 2022
© Riproduzione riservata

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