Piemonte. Nuovo vertice a Roma. Un altro passo concreto sulla via dell’uscita dal piano di rientro
Nell’ultima riunione del tavolo che monitora l’impegno della Regione viene riconosciuto l’impegno che ha portato agli atti per la riorganizzazione della rete di assistenza territoriale ed assistenziale e quello sugli erogatori privati, si sottolinea come il Piemonte sia ad oggi ancora l'unica regione italiana ad aver dato attuazione al Patto della salute. Manca ancora l’adempimento sul sistema unico di prenotazione Cup.
13 LUG - Ancora un passo avanti verso l'uscita del Piemonte dal piano di rientro dal debito sanitario. Ieri a Roma il presidente
Chiamparino con gli assessori
Reschigna e
Saitta hanno incontrato i tecnici del Ministero in una riunione operativa molto utile e positiva. "Torneremo a settembre per concludere con gli approfondimenti necessari che oggi il ministero ci ha chiesto" commenta il presidente Chiamparino.
Nell’ultima riunione del tavolo che monitora l’impegno della Regione Piemonte per uscire dal piano di rientro dal debito sanitario - che si era svolta a Roma lo scorso 20 aprile - i tecnici del Ministero dell’economia erano giunti a conclusioni positive, riconoscendo il raggiungimento degli obiettivi pressoché di tutti i programmi operativi del biennio 2013/2015.
L’unico rilievo in materia di sanità riguardava il bilancio delle aziende per l’anno 2015 che sulla base delle previsioni di aprile appariva in disavanzo, mentre ora risulta in equilibrio: i bilanci delle Asl per l’anno 2015 verranno approvati dalla Giunta regionale nelle prossime settimane.
"Dal verbale della seduta di aprile - commenta Saitta - si evince la grande mole di lavoro che l’assessorato ha compiuto nei primi due anni per rispettarle prescrizioni ministeriali che erano state trascurate fino all’estate del 2014; viene riconosciuto ad esempio con un giudizio positivo l’impegno che ha portato agli atti per la riorganizzazione della rete di assistenza territoriale ed assistenziale e quello sugli erogatori privati, si sottolinea come il Piemonte sia ad oggi ancora l'unica regione italiana ad aver dato attuazione al Patto della salute, a differenza di Regioni che hanno peraltro i conti in ordine come Lombardia o Toscana.”
Manca ancora l’adempimento sul sistema unico di prenotazione Cup, ma la gara è in corso e l'affidamento avverrà a settembre.
“L’unico rilievo ancora aperto con il MEF – aggiunge Saitta - riguarda il problema di liquidità del servizio sanitario regionale a seguito di prelievi operati dalla Regione Piemonte negli anni a cavallo fra il 2010 e il 2013 dal fondo sanitario regionale per esigenze di cassa di settori non sanitari'.
"Questo ha determinato e sta ancora determinando tempi non brevi per il pagamento dei fornitori della sanità. Il tavolo di monitoraggio ha chiesto che la Regione Piemonte ricostituisca quel fondo di cassa per rispettare così la direttiva europea sui tempi di pagamento e siamo pronti ed impegnati a trovare le soluzioni" conclude l'assessore Reschigna.
13 luglio 2016
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