Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 27 APRILE 2024
Piemonte
segui quotidianosanita.it

Obesità. Nel 2016 a Biella 47 interventi chirurgici per a forma patologica

Presentato il bilancio del primo anno di attività del nuovo servizio di chirurgia bariatrica. L'indice di massa corporea dei pazienti operati è stato in media 46,2 con un minimo di 39 ed un massimo di 58,8. In media, a sei mesi dall’intervento i pazienti avevano perso 30 Kg.

04 GEN - “L’obesità è divenuta uno dei maggiori problemi di salute del secolo e la diffusione nei paesi industrializzati ed in quelli in via di sviluppo sta crescendo rapidamente con modalità di tipo ‘epidemico’. La sala operatoria si sta dimostrando un valido aiuto nella cura dell'obesità grave, ma cio’ richiede che ci sia una equipe multidisciplinare in grado di trattare i pazienti che ne sono affetti”. Da queste premesse parte il bilancio della Asl di Biella sull’attività chirurgica su pazienti obesi avviato circa un anno fa nel Centro per l’obesità e la Chirurgia Metabolica dell’Ospedale di Biella. “In Italia – evidenzia la Asl - i centri chirurgici che si occupano di obesità sono pochi ed in Piemonte fino a pochi mesi fa tali interventi si eseguivano solo a Torino presso la Clinica Chirurgica diretta dal Prof. Mario Morino”.

Sull’attività del 2016 Roberto Polastri, Direttore della Chirurgia Generale di Biella, spiega che sono stati sottoposti ad intervento chirurgico per obesità patologica 47 pazienti. “Il numero può sembrare modesto ma costituisce un importante passo sia perché richiede un impegno organizzativo molto elevato, e sia perché si aggiunge a tutta l'attività per il trattamento di patologie oncologiche e benigne tipiche dei reparti di chirurgia generale”.

Il successo nell’approccio a tale patologia è la multidisciplinarietà. “Tutti i nostri pazienti – spiega Polastri - vengono prima valutati e reclutati e poi seguiti nel postoperatorio dall’equipe del Servizio di dietologia e nutrizione clinica diretto dal Dott. Michelangelo Valenti”.

Questi interventi chirurgici, ricorda la Asl, sono indicati per quei pazienti con obesità grave, che intendono cercare di risolvere il loro problema di obesità in modo duraturo e definitivo dopo che i tentativi di cura con diete di diverso tipo hanno fallito e vanno intesi come una cura per migliorare la propria  qualità di vita oltre che per  evitare o ridurre la comparsa delle malattie correlate all'obesità  come il diabete,  l'ipertensione, le dislipidemie, l'aumento del rischio di artrosi dell'anca e complicanze respiratorie come la sindrome delle apnee notturne con conseguente aumento del rischio di sviluppare ictus.

Sono molte le figure professionali che giocano un ruolo chiave nel successo della chirurgia bariatrica: i dietologi ed i diabetologi insieme ai chirurghi dedicati a questa attività partecipano a selezionare i pazienti che rispondono ai criteri di eleggibilità all'intervento che sono stabiliti da linee guida internazionali, gli anestesisti valutano le condizioni per ridurre il rischio dell'intervento e assistere nel periodo postoperatorio anche quando sia necessario il monitoraggio in terapia intensiva mentre  gli psichiatri  hanno il compito di delineare il profilo psicologico del paziente. Da questo si comprende come si tratti di una chirurgia ad alto rischio, ma che grazie alla collaborazione ed alla scrupolosità di tutti questi professionisti è stata eseguita finora senza complicanze di rilievo.

L'intervento scelto per avviare questo tipo di chirurgia è stata la sleeve gastrectomy che consiste nella asportazione di una parte dello stomaco che viene così trasformato in una specie di tubo (tubulizzazione dello stomaco), rimuovendo la parte che fa da serbatoio per gli alimenti e riducendo così la capacità di assumere il cibo e togliendo la parte di stomaco che contiene le cellule che secernono la grelina, un ormone che stimola l'appetito e contribuisce insieme ad altri ormoni alla regolazione della glicemia. Si  tratta di un intervento  maggiormente adatto ai pazienti con un indice di massa corporea non troppo elevato, tecnicamente accessibile e che soprattutto offre un’ottima qualità di vita ai pazienti. Tutti gli  interventi sono stati eseguiti in laparoscopia; la degenza media postoperatoria  e’ stata di 4 giorni  e dimessi, sotto stretto controllo dietologico,  con la possibilita’  di assumere una dieta semiliquida che viene modificata nei giorni successivi. I 47 pazienti operati a Biella provenivano per la maggior parte dalla provincia biellese, mentre alcuni di essi erano giunti dalle province vicine, ma anche da altre parti del Piemonte come il cuneese e il torinese dove le liste d'attesa sono molto più lunghe.

“I risultati sono stati finora più che soddisfacenti – sottolinea il dott. Michelangelo Valenti, Direttore della Dietologia - ed in linea con quelli degli Ospedali in cui questi interventi vengono eseguiti da tempo. L'indice di massa corporea dei pazienti operati è stato in media 46,2 con un minimo di 39 ed un massimo di 58,8. Alcuni indicatori sono considerati di particolare interesse come la perdita media di peso che a circa sei mesi è stata di circa 30 Kg, mentre per i pazienti operati per primi, si è giunti anche a perdite di peso di oltre 50 Kg”.

04 gennaio 2017
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Piemonte

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy