Torino. Partorisce con cesareo durante un intervento neurochirurgico in urgenza
La giovane donna era affetta da un adenoma ipofisario sanguinante che le stava facendo perdere la vista. La gravidanza in corso alla 35^ settimana ha però reso necessario programmare anche il parto urgente. Per questo nel giro di pochissime ore il blocco operatorio della Neurochirurgia della Molinette si è trasformato in una sala polivalente per permettere il parto cesareo, l’assistenza intensiva del nascituro e l’intervento neurochirurgico.
05 FEB - Ieri sera è stata fatta partorire con un cesareo una giovane mamma durante un intervento neurochirurgico in urgenza per un adenoma ipofisario sanguinante che le stava facendo perdere la vista. E' successo presso la Neurochirurgia dell'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino.
La mamma ora sta bene e dopo neppure 48 ore potrà tornare al Sant’Anna e non solo abbracciare la piccola Beatrice, ma soprattutto potrà vederla.
“La paziente - spiega la Città della Salute in una nota - era ricoverata da qualche giorno presso il reparto di Ostetricia ospedaliera 3 dell'ospedale Sant’Anna per un repentino calo della vista. Le indagini radiologiche avevano portato alla luce la presenza di un adenoma ipofisario sanguinante. Un piccolo tumore benigno posto nel centro della scatola cranica stava sanguinando, comprimendo così i nervi ottici. Nonostante le cure mediche il danno visivo era peggiorato nel giro di poche ore.
La decisione di sottoporre urgentemente la paziente ad intervento neurochirurgico e contestuale parto cesareo è stata presa dal dottor
Francesco Zenga, neurochirurgo Responsabile della neocostituita Struttura Chirurgia del Basicranio e Ipofisaria del Dipartimento di Neuroscienze (diretto dal dottor
Vincenzo Villari) e dalla professoressa
Silvia Grottoli, specialista della Endocrinologia (diretta dal professor
Ezio Ghigo). I due medici si sono confrontati con i ginecologi della Ostetricia ospedaliera 3 dell'ospedale Sant'Anna per prendere la delicata decisione”.
Grottoli e Zenga, specialisti di patologie a carico dell’ipofisi, hanno valutato che la chirurgia fosse l’unica opzione per salvare la vista della paziente. La gravidanza in corso alla 35^ settimana ha però reso necessario programmare anche il parto urgente.
Per questo motivo nel giro di pochissime ore il blocco operatorio della Neurochirurgia della Molinette (diretto dal professor
Diego Garbossa) si è trasformato in una sala polivalente per permettere il parto cesareo, l’assistenza intensiva del nascituro e l’intervento neurochirurgico. La paziente è stata prima sottoposta a taglio cesareo dal dottor
Paolo Cortese (Direttore facente funzione della Ginecologia e Ostetricia 3) e dalla dottoressa
Valeria Accortanzo con l’anestesista dottoressa
Evelina Gollo (Direttore della Anestesia e Rianimazione 4 del Sant’Anna). Non appena partorita con successo la piccola Beatrice, di 2185 g, è stata affidata al neonatologo dottor
Mauro Vivalda della Terapia Intensiva Neonatale (diretta dal dottor
Daniele Farina), che ne ha valutato le ottime condizioni di salute, nonostante il parto prematuro e l’anestesia generale a cui era stata sottoposta la giovane mamma per affrontare gli interventi.
Appena concluso il parto, la dottoressa Eliana Tinetti, anestesista della Anestesia e Rianimazione 2 delle Molinette (diretta dal dottor
Roberto Balagna) ha proseguito la sedazione e preparato la paziente per l’intervento neurochirurgico. Sempre nello stesso blocco operatorio e con una tecnica mini-invasiva endoscopica attraverso il naso, il dottor
Francesco Zenga ed il professor
Giancarlo Pecorari della Otorinolaringoiatria (diretta dal professor
Roberto Albera) hanno rimosso completamente il tumore sanguinante che, comprimendo i nervi ottici, stava causando la cecità della paziente.
“La perfetta sinergia tra il personale infermieristico delle Molinette e le ostetriche del Sant’Anna ed i giovani medici in formazione specialistica della Neurochirurgia ha reso possibile il completamento dei tre interventi. Cinque Dipartimenti e due ospedali della Città della Salute di Torino hanno agito in urgenza ed in sinergia, nonostante il periodo difficile della pandemia COVID, per salvare la vita e la vista ad una giovane mamma ed alla propria neonata”, conclude la nota della Città della Salute.
05 febbraio 2021
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