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Trento. Anabolizzanti in palestra, denunciate due persone e sequestrati farmaci per 20.000 euro

La maggior parte dei farmaci, risultati provenienti dall’Est Europa e dal mercato inglese, in parte erano stati acquistati ed importati dagli indagati direttamente attraverso siti internet specifici, senza esigenza terapeutica e pertanto al di fuori dei canali ufficiali.

11 GIU - Due nuove perquisizioni eseguite dai Carabinieri del NAS di Trento nell’ambito dell’indagine “Farmalake” hanno portato ad emergere un nuovo caso di traffico di anabolizzanti nel mondo del bodybuilding. In particolare le perquisizioni hanno interessato alcuni bodybuilders frequentatori di palestre ed assuntori di sostanze anabolizzanti e hanno portato al sequestro di un migliaio tra fiale, compresse e flaconi di pericolosi ed illeciti farmaci dopanti e alla denuncia di due persone, “responsabili – spiega una nota dei Nas - di associazione per delinquere finalizzata all’importazione e distribuzione di medicinali anabolizzanti, destinati a soggetti gravitanti nel mondo del body building”.

“L'attività investigativa – spiega la nota - prosegue dall’estate del 2014 ed è coordinata dal Procuratore Capo della Repubblica di Trento, dott. Giuseppe Amato e dal Sost. Proc. dott. Davide Ognibene, ed è scaturita da altre indagini per il contrasto del fenomeno del doping per il quale il NAS trentino, sotto la direzione della stessa Procura negli ultimi anni ha arrestato complessivamente oltre 30 persone per associazione a delinquere finalizzata al traffico di farmaci dopanti e sequestrato migliaia di confezioni di sostanze anabolizzanti”.

Le indagini, da subito concentrate su quattro soggetti praticanti le discipline sportive del body building e componenti un sodalizio criminoso attivo nella provincia di Trento, finalizzato all’approvvigionamento di farmaci ad azione dopante, registrano ora l’ulteriore deferimento dei due giovani destinatari di queste ultime perquisizioni, un 26enne frusinate ed un 35enne albanese, nelle cui abitazioni sono state rinvenute quasi un migliaio di sostanze farmacologiche, sequestrate unitamente a documentazione ed apparati informatici utilizzati per l’attività illecita.

“Si tratta – spiegano i Nas - di sostanze dopanti contenenti pericolosi principi attivi anabolizzanti (alcune ad uso veterinario) quali Testovis, Proviron, Gonasi, Clembuterolo, Stanozololo, Ormoni diuretici e Anoressizzanti, nonché Nandrolone, quest’ultimo steroide anabolizzante inserito nella tabella II dell’elenco delle sostanze stupefacenti soggette a controllo del DPR 9 ottobre 1990, n.309.”

Il valore complessivo delle sostanze sequestrate sul mercato illegale ammonta a oltre 20.000 euro. La maggior parte dei farmaci, risultati provenienti dall’Est Europa e dal mercato inglese, in parte erano stati acquistati ed importati dagli indagati direttamente attraverso siti internet specifici, senza esigenza terapeutica e pertanto al di fuori dei canali ufficiali, ovvero senza la prescrizione del medico, per distribuirli ai propri “clienti”.

11 giugno 2015
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