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Ilva. Emiliano alla Fnomceo: “Fermiamo insieme questa strage”. E la Federazione dei medici approva Mozione al Governo


Accolta la richiesta di aiuto che il presidente della Regione Puglia ha rivolto al Consiglio Nazionale della Fnomceo, riunito a Bari. I medici chiedono al Governo di adottare, di concerto con la Regione, “ogni possibile misura per rimuovere le cause e far fronte nell’immediato, anche in termini di dotazione strutturale, alle straordinarie esigenze di salute della cittadinanza”. LA MOZIONE

19 SET - “Io chiedo il vostro aiuto, l'aiuto di tutti i medici italiani, per fermare questa strage”. Sono parole forti quelle con cui il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, si è rivolto ai presidenti degli Ordini dei Medici, riuniti nei giorni scorsi a Bari, manifestando tutta la sua preoccupazione per la situazione dell'inquinamento a Taranto.

“Il Governo ha consentito a una fabbrica dannosa per la salute a livello mortale di continuare a emettere sostanze inquinanti nell'aria, nell'acqua, nel ciclo alimentare - ha denunciato Emiliano - Per ragioni di Stato, i tarantini devono accettare di morire in percentuale quasi doppia degli altri cittadini italiani: noi, questo, non possiamo permetterlo”.

A Taranto, infatti, spiega la Fnomceo in una nota, “nonostante e al di là dei proclami, si continua a morire, e non solo di cancro: Emiliano ha consegnato all'attenzione dei medici italiani un recentissimo studio epidemiologico che dimostra come - anche dopo gli interventi di bonifica - il particolato emesso dall'Ilva determini, con una correlazione diretta, rispetto ai picchi di maggior produttività della fabbrica o alla direzione dei venti, un aumento di mortalità per eventi cardiovascolari acuti”.

“Ho presentato questi stessi dati al Presidente del Consiglio Renzi, non più tardi di una settimana fa, alla Fiera del Levante”, ha proseguito Emiliano. Che si è quindi rivoto ai medici “chiedendovi, dopo il Documento sugli Ordini del Sud approvato nell'ambito dell'ultimo Consiglio Nazionale, un altro atto di solidarietà, anche in nome dei valori condivisi dal nostro presidente Ciampi, scomparso poche ore fa. Non stiamo chiedendo soldi: solo delle deroghe, almeno per Taranto. Perché a Taranto non è la criminalità a inquinare e uccidere: è lo Stato stesso”.
 
Appello prontamente raccolto dai medici.

“È tempo che la forza della Politica e la forza della Professione si uniscano, per ottenere finalmente un risultato per la tutela della salute dei cittadini - ha ribattuto il presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani -. Anche noi abbiamo da tempo chiesto un incontro, mai ottenuto, con il presidente Renzi. Siamo certi che, tra tutte le belle parole che mostra di conoscere, il nostro Presidente del Consiglio conosca anche la più importante: la parola Salute”.

Di seguito il testo della mozione approvata - all’unanimità dei presenti - dal Consiglio Nazionale Fnomceo.

Il Consiglio Nazionale della FNOMCeO, riunito a Bari, prende atto con viva e partecipe preoccupazione delle dichiarazioni del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano sulla grave situazione sanitaria della città di Taranto, conseguente ad un perdurante inquinamento industriale, con pesantissime e documentate ricadute sul tessuto sociale, nonché sulla necessità che il Governo, di concerto con la Regione, adotti ogni possibile misura per rimuovere le cause e far fronte nell’immediato, anche in termini di dotazione strutturale, alle straordinarie esigenze di salute della cittadinanza.

La FNOMCeO ricorda come già nel 2013 il Comitato Centrale, riunendosi in quella città, intese esprimere vicinanza e sostegno all’azione di denuncia e di stimolo da anni intrapresa dall’Ordine provinciale e da altri Ordini di Puglia sul terreno del diritto alla salute e sulla preminenza di quest’ultimo rispetto ad ogni altra istanza sociale.
Nel solco di quell’impegno il Consiglio Nazionale all’unanimità, sottolineando che, attraverso la propria Commissione Ambiente, di concerto con omologhe commissioni provinciali, è da anni impegnata su tali problematiche in assenza di analoghe percepibili azioni da parte di altre autorità

SOTTOSCRIVE l’appello del Presidente Emiliano affinché il Governo autorizzi ogni possibile deroga per l’adeguamento delle dotazioni di personale e di strumentazione alle reali esigenze legate alla gravità della situazione, impegnandosi per una definitiva rimozione delle cause di inquinamento.

SOLLECITA altresì l’autorità regionale a costituire un apposito gruppo di lavoro permanente sulla problematica con il concorso degli Ordini provinciali della Puglia, e a rinforzare ogni organismo di propria pertinenza, Arpa e Dipartimenti di prevenzione in primo luogo, per un efficace monitoraggio del fenomeno.

RIBADISCE infine il dovere di ogni medico di essere tutore della salute anche attraverso l’azione civile di denuncia di situazioni di pericolo per i singoli e la collettività


19 settembre 2016
© Riproduzione riservata

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