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Precari Asl, le petizioni di quelli di Taranto al Parlamento europeo

di Pierpaolo Volpe

24 NOV - Gentile direttore,
il 22 novembre si è svolta davanti alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo un Public Hearing sul tema della tutela dei diritti dei lavoratori in un'occupazione temporanea o precaria. In udienza pubblica e diretta streaming sono trattate anche le 10 petizioni presentate dai precari pubblici tarantini della ASL di Taranto. Esattamente il giorno dopo, il Ministro della semplificazione e la pubblica amministrazione Marianna Madia, ha firmato la Circolare per la Stabilizzazione dei rapporti di lavoro di oltre 50 mila precari.

Non posso non considerare come straordinario il risultato raggiunto.

Si rammenta come i lavoratori tarantini siano stati i primi precari in Italia, non appartenenti al settore scolastico, a ricevere pubblica udienza da parte delle Istituzioni Comunitarie presso il Parlamento Europeo di Bruxelles nel simbolico edificio Altiero Spinelli lo scorso 22 marzo e il 22 novembre.

L’importante risultato di aver ottenuto la convocazione di una pubblica udienza da parte della Commissione Petizioni del Parlamento europeo e, dunque, la calendarizzazione di una intera giornata monotematica dedicata al problema del lavoro flessibile nel lavoro pubblico, che ha indotto lo Stato italiano a Stabilizzare i precari pubblici, è indubbiamente da ascrivere alla grande pressione fatta dalla delegazione italiana composta me e dagli Avv.ti Vincenzo De Michele del Foro di Foggia, Sergio Galleano del Foro di Milano, Fernando Caracuta e Luca Bosco del Foro di Lecce durante l’audizione pubblica del 22 marzo scorso.

Durante il Public Hearing del 22 novembre, vi è stato un forte attacco alla Commissione europea, individuata come l’unico responsabile della precarizzazione dei rapporti di lavoro in tutti gli Stati membri dell’Unione europea, per non aver espletato correttamente il suo ruolo di custode dei trattati, e quindi di non aver vigilato ed essere intervenuta celermente nei confronti dello Stato italiano per la precarizzazione di migliaia di lavoratori pubblici.
 
E’ opportuno sottolineare come la procedura di infrazione NIF 2014/4231 aperta dalla Commissione europea nei confronti dello Stato italiano per utilizzo abusivo dei contratti a termine, sia stata determinata dalle denunce presentate nel 2013 da me e da decine di precari pubblici della ASL Taranto, e che purtroppo, fino alla pubblicazione della Circolare “Madia” non aveva raggiunto il risultato auspicato, in quanto la Commissione europea nel aspettare “Godot” ometteva di deferire l’Italia alla Corte di giustizia per inadempimento rispetto alla direttiva 1999/70/CE.

Tra gli esperti italiani che hanno preso la parola ci sono stati gli avvocati Vincenzo De Michele e Sergio Galleano che hanno duramente censurato il comportamento dell’Italia e della Commissione europea.

Grande sostegno in Commissione per le petizioni è stato dato dai Parlamentari europei Eleonora Evi del M5S e Eleonora Forenza del gruppo GUE, che con durezza e fermezza hanno detto “basta” alla precarizzazione dei rapporti di lavoro nel settore pubblico e privato.

Dott. Pierpaolo Volpe
Infermiere forense
Taranto


24 novembre 2017
© Riproduzione riservata

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