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Lecce. Medici del Fazzi in Stato di agitazione


Carenze organizzative, pochi posti letto, procedure di triage approssimative per mancanza di personale. Questa la denuncia della Fismu, che con un lettera inviata alle istituzioni competenti, ha dichiarato lo stato di agitazione dei medici del Pronto Soccorso e della Medicina interna dell’Ospedale Vito Fazzi. Chiesti “provvedimenti urgenti in relazione alle condizioni di elevato rischio clinico”.

15 GEN - “Il vaso è colmo: carenze organizzative, pochi posti letto, procedure di triage approssimative per mancanza di personale. Una situazione che mette a rischio la salute dei pazienti”. Questa la presa di posizione di Raffaele Gaudio, dirigente nazionale di Fismu, e componente della Segreteria aziendale FVM Asl Lecce, che con un lettera inviata alle istituzioni competenti, ha dichiarato lo stato di agitazione dei medici dell’Ospedale Vito Fazzi.

Nella missiva Gaudio chiede “provvedimenti urgenti in relazione alle condizioni di elevato rischio clinico in cui versano il Pronto Soccorso e la Medicina interna del Vito Fazzi di Lecce”.

Le criticità più gravi riguardano, in particolare:

    -    "le attuali approssimative e pericolose procedure di triage palesemente insufficienti ad operare efficacemente per mancanza del necessario numero di operatori e di una scheda infermieristica”;

    -    “il costante e gravissimo rischio clinico per i pazienti e medico-legale per gli operatori sanitari, correlato alle persistenti insufficienze e per le condizioni fatiscenti dei locali del Ps (per tutte manca un locale di isolamento per i casi infettivi nel corso processo clinico-diagnostico)”;

    -    "la grave carenza degli organici ausiliare ed infermieristico”;

- “la pressoché assenza di posti letto per i ricoveri nel corso dell’intero anno e, quindi la pratica quotidiana assai rischiosa delle cosiddette “extralocazioni” in reparti non di competenza (per lo più per la Medicina che arriva fino a 30 extralocazioni). Frutto non casuale, ma correlato, ad una errata programmazione (mancano almeno 150 posti letto)";

- “l’inaccessibilità ai ricoveri per l’ indisponibilità cronica di posti letto non solo nei mesi invernali e la stagione influenzale, ma che si protrae nell’arco dell’intero anno solare”;

- “la palese ed inappropriata centralizzazione del 118 al Vito Fazzi”;

- “l’assenza di un numero adeguato di posti di Osservazione Breve (appena 4) e senza monitoraggio clinico e strumentale per mancanza di risorse”;

- “l’incredibile persistente chiusura della Radiologia convenzionale adiacente al PS e le proibitive e rischiose condizioni di trasbordo dei pazienti alla diagnostica dei servizi in altro lotto dell’Ospedale a distanza assai considerevole (400 mt) con soli tre ausiliari per il trasporto (numero del tutto insufficiente)”;

    -    “il frustante immobilismo storico ed attuale dei vertici aziendali e le preoccupanti prospettive del passaggio al nuovo Ospedale. Che senso ha disporre una direttiva per rendere disponibile 5 posti letto quotidiani per ogni UOC per i ricoveri del Ps se questa viene quotidianamente disattesa? O annunci come  “prossime le aperture” di lungodegenze senza personale, dotazioni, infrastrutture”.

Gaudio, quindi, sottolinea come tutte queste gravi criticità rendano difficile il contesto in cui operano i medici e aggiunge un ulteriore aspetto e cioè “l’insopportabile conseguente numero di aggressioni a carico dei Medici del Ps e dell’area Medica”, ma anche le molte denunce contro i camici bianchi per “responsabilità in gran quota-parte oggettive e dovute a deficit di sistema”.

Per tutte queste ragioni e per “le reiterate dimostrazioni di storica inefficacia da parte dei vertici aziendali nel merito e la comprovata insensibilità ad ascoltare”, il dirigente Fismu dichiara lo stato di agitazione e intende “procedere per azione antisindacale in relazione al persistente atteggiamento di non risposta alle precedenti richieste di Medici ed O.O.SS. sulle gravi condizioni di rischio clinico per i pazienti e le condizioni di lavoro degli operatori del P.s. e della Medicina del Vito Fazzi”. Non solo, si “riserva di procedere con azione di coinvolgimento ed interessamento all’Ispettorato del lavoro per quanto di competenza”.

15 gennaio 2020
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