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Calabria. Inaugurazione anno giudiziario Corte dei Conti. Il focus sulla sanità


Il procuratore regionale della sezione calabrese sottolinea che la sanità è stata particolarmente attenzionata dalla Procura contabile. Procede a buon ritmo la diminuzione del debito sanitario: dall'inizio del Piano di rientro, la perdita è stata ridotta di circa 179 milioni.

05 MAR - In Calabria il settore della sanità, nel corso del 2013, “è stato oggetto di massima attenzione da parte della Procura contabile, come dimostrano sia i numerosi atti di citazione, sia i numerosi atti di appello”. Ma emergono riscontri positivi in relazione alla diminuzione del debito sanitario. Lo ha sottolineato il procuratore regionale, Cristina Astraldi, nella sua relazione che ha inaugurato l’attività della Corte dei Conti calabrese.

Nel 2013 gli atti di citazione in materia sanitaria sono stati 12 e con essi è stato richiesto un importo di danno di quasi 14 milioni di Euro. “La maggior parte – osserva Astraldi - è stata relativa a dirigenti medici di Azienda Sanitaria Provinciale che hanno indebitamente percepito indennità non spettanti per avere esercitato attività libero professionale intramuraria in studi privati in assenza della prescritta autorizzazione e per avere svolto attività extraistituzionale in carenza di autorizzazione, violando dolosamente il rapporto di esclusività con l’Azienda Sanitaria”.

A livello di errori sanitari, vengono segnalati due atti di citazioni relativi al risarcimento danni nei confronti di sanitari ospedalieri che hanno causato il decesso di pazienti. Altri due atti di citazione hanno riguardato l’illegittimo rimborso di prestazioni sanitarie a favore di laboratori e cliniche per mancata utilizzazione del tariffario, con i quali è stato richiesto un importo di danno di circa 10 milioni di Euro.

Ma non mancano riscontri confortanti. “Un dato positivo si rileva nell’attenzione posta dalla Regione Calabria ai fini della diminuzione del debito sanitario”. Dall’inizio del piano di rientro, infatti, la Regione “ha ridotto la propria perdita di circa 179 milioni di Euro, essendo diminuita da 219 milioni di Euro nel 2010 a 40 milioni di Euro nel 2013”.

Tra gli interventi adottati, quelli che hanno contribuito maggiormente alla riduzione dei costi del Sistema sanitario regionale sono stati: “il blocco del turn-over, che ha comportato una diminuzione di circa 100 milioni di Euro; la razionalizzazione della spesa farmaceutica che, attraverso la centralizzazione dell’acquisto dei farmaci, ha fatto realizzare un risparmio di 134 milioni di Euro; la riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale cui è seguito un miglioramento dei livelli di assistenza”.
 

05 marzo 2014
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