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Disabilità grave. Approda in Aula la questione dell’insufficienza dei rimborsi   

di Elisabetta Caredda

E’ il vice Presidente della commissione consiliare Salute a portare in Assemblea legislativa il dramma delle famiglie: “Chi viene penalizzato, chi ne fa le spese, sono quelle persone che devono rimanere dentro casa, che devono essere assistite e che non hanno il minimo delle risorse per poter essere assistite. Questi sono i problemi di cui dovremo preoccuparci”. Pais ha assicurato il suo intervento presso l’assessore Carlo Doria.

02 AGO - L’importante questione sulla insufficienza dei contributi economici previsti dalla legge 162/1998 rispetto ai fabbisogni rilevati nelle famiglie dell’isola con persone affette da grave disabilità e segnalato attraverso il nostro giornale dal presidente dell’Unione Comuni Parteolla, Maurizio Cuccu, è stato raccolto immediatamente dal vice presidente della commissione Salute, Daniele Cocco (Alleanza Europa Verde), che lo ha sollevato ieri mattina in Aula durante la discussione sul collegato alla finanziaria. Il presidente del Consiglio Michele Pais risponde.

“Ricordo – ha detto il consigliere durante il suo intervento - che è stata approvata la finanziaria con circa 800 milioni di euro ancora ‘manovrabili’. Di questi 800 milioni di euro, 128 milioni sono destinati a misure puntuali, che abbiamo chiesto di bloccare con un emendamento nostro al collegato per riutilizzarle per quelli che sono i problemi seri del popolo sardo. Che andranno ad aumentare dopo il messaggio che è arrivato dall’Inps ai tantissimi percettori del reddito di cittadinanza diretti a penalizzare ulteriormente gli ultimi, gli invisibili, chi fatica a mettere insieme il pranzo con la cena. Ed è di qualche ora fa l’allarme lanciato dal presidente dell’Unione dei Comuni del Parteolla, Maurizio Cuccu, che rappresenta un problema che riguarda tutti i Comuni della Sardegna. Mi riferisco alle disabilità gravi”.

“Ebbene – prosegue il vice presidente commissione Salute -, sembrerebbe che da maggio 2023 le quote spettanti ai singoli Comuni siano state diminuite in maniera importante perché probabilmente sembra ci sia stato un errore di comunicazione tra Regione e Comuni; poi però chi viene penalizzato, chi ne fa le spese, sono quelle persone che devono rimanere dentro casa, che devono essere assistite e che non hanno il minimo delle risorse per poter essere assistite. Questi sono i problemi di cui dovremo preoccuparci”.

“Se ci fosse in voi un minimo di buon senso – osserva Cocco nel suo intervento andando verso le conclusioni -, io credo che lei presidente Pais dovrebbe sospendere un attimo l’Aula, chiamare l’assessorato alla Sanità per chiedere… ma è vero quello che sta succedendo per decine, centinaia di persone disabili che da maggio 2023 non possono avere più le risorse dovute loro dalla legge 162/1998, che non possono essere più assistite? Questo io avrei fatto, perché noi siamo qui in quest’aula a rappresentare molti cittadini che ci hanno dato la loro delega per rappresentare qui dentro quelli che sono i loro problemi. Per proporre noi soluzioni e portarle avanti per risolvere i problemi. E questo sulla legge 162/1998 è uno di quelli ! (…)”.

Cocco accenna a Quotidiano Sanità, così come apprendiamo anche dalla sintesi della seduta, che il presidente Pais ‘ha assicurato il suo intervento presso l’assessore Carlo Doria, sottolineando che sul tema delle disabilità gravi il Consiglio ha sempre espresso una sensibilità condivisa’.

Elisabetta Caredda

02 agosto 2023
© Riproduzione riservata

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