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Sardegna. Approvata la riforma sanitaria. Arriva la Asl unica


Le attuali 8 Asl saranno infatti inglobate nella neonata Azienda per la tutela della Salute (Ats), che avrà sede a Sassari e sarà guidata da un unico direttore generale. Pigliaru: “È l’inizio di un percorso che ci darà sanità migliore”. Arru: “Un percorso che vorremo concludere rapidamente”. Il resoconto

28 LUG - Dopo mesi di polemiche e accesi confronti, e due ultimi giorni di discussione in Aula (vedi resoconti), il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato nella seduta pomeridiana di ieri, con emendamenti, il DL 321 di riforma del sistema sanitario. Trenta i voti favorevoli e 10 i contrari.

Nasce così la Asl unica, ribattezzata Azienda per la tutela della Salute (Ats), che avrà sede a Sassari (preferita, dopo una lunga battaglia, rispetto a Cagliari), ingloberà le attuali 8 Asl e sarà guidata da un super manager come direttore generale individuato, esclusivamente, tra i 105 candidati idonei che compaiono nell'elenco pubblicato nel sito della Regione il 21 luglio scorso (in pole position, per l’incarico, sarebbero, secondo l’Ansa, l'emiliano Bruno Zanaroli, dg dell'ospedale di Sassuolo, e il dg dell’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, Fulvio Moirano).

Nuoro, invece, ospiterà l'Areus, Azienda regionale per le emergenze urgenze, nuova nata nell'ambito della riforma.

Al posto delle otto Asl ci saranno otto aziende socio-sanitarie con autonomia gestionale e non finanziaria e che al vertice avranno un direttore nominato dal dg generale in via fiduciaria.

Nella Ats programmazione ed erogazione dei servizi saranno centralizzati. L'azienda opererà anche come centrale di committenza per l'aggiudicazione dei contratti di concessione e sugli appalti pubblici.

L'Ats dovrà garantire poi l'omogeneizzazione e l'armonizzazione dei processi gestionali nel territorio in coordinamento con l'attività delle altre aziende sanitarie, accentrando le procedure concorsuali e selettive, il trattamento economico del personale, i magazzini e la relativa logistica, le reti informatiche, la comunicazione e le tecnologie sanitarie. In campo alla Asl unica, inoltre, tutte le procedure di organizzazione dei percorsi di formazione Ecm.

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha commentato con soddisfazione il via libera al Dl, segnato nei mesi passati da forte polemiche. “Quando si fanno riforme importanti e profonde si toccano interessi, privilegi, abitudini consolidate”, ha detto in una nota Pigliaru. “Ringrazio la nostra maggioranza per aver accettato la coraggiosa sfida di riformare la sanità per dare un servizio migliore ai nostri cittadini, e per averla fatta propria”, ha proseguito il presidente che ha infine rivolto un ringraziamento all’assessore alla Sanità, Luici Arru, e a tutto l’assessorato “per il grande lavoro svolto nel disegnare questa riforma e, insieme, la proposta di rete ospedaliera che ne sarà il fondamentale complemento. E’ l’inizio di un percorso - ha concluso - che ci darà una sanità migliore. E’ un ottimo inizio”.

Nel corso del suo intervento in Aula, l’assessore Luigi Arru ha invece affermato di ritenere che “con molta sobrietà dobbiamo dire che sta iniziando un viaggio, un viaggio che abbiamo iniziato due anni fa parlando di miglioramento della sanità, lo abbiamo avviato cercando con la legge numero 23 ma al di là della numero 23 abbiamo cercato di cambiare un po' il modo di intendere la sanità. Io non sono per i catastrofismi, la sanità sarda deve essere migliorata ma bisogna ringraziare tutte le donne, gli uomini che ogni giorno sono nel sistema sanitario regionale (…) Come meritano rispetto i nostri cittadini, abbiamo iniziato questo viaggio con l'aiuto della maggioranza che ringrazio, l'onorevole Perra che ringrazio con cui abbiamo condiviso anche momenti difficili di dibattito. ATS non è ‘azz’ è azienda tutela della salute, iniziamo a parlare di salute e non di sanità. Noi abbiamo iniziato un percorso che vorremo concludere rapidamente per la rete ospedaliera, emergenza-urgenza, le cure primarie, prevenzione. È una riforma fatta per la Sardegna”.

Arru ha poi evidenziato “alcuni passaggi che apparentemente sono di poco valore, io penso all'attenzione per le isole minori o per le zone disagiate riconosciute per la prima volta in una legge cercano di identificare un bisogno specifico in un territorio però pensando all'intera Sardegna, alla garanzia di tutti i sardi e di tutti i territori della Sardegna, e questa è la nostra motivazione. Da questo miglioramento possono nascere economie ma il nostro obiettivo è quello di migliorare un sistema, e continuo a ripetere deve essere migliorato ma non è in situazione catastrofica. Migliorare le sale operatorie e metterle a norma dell'ospedale di Isili è un pregio, è un orgoglio di questa maggioranza, non possiamo essere accusati di aver chiuso le sale operatorie che non erano a norma, le stiamo mettendo norma e stiamo facendo uno sforzo per ridisegnare. Come abbiamo aumentato il numero degli interventi a Sassari, non è vero che stiamo togliendo, certo la situazione è congiuntura difficile. Quindi – ha concluso Arru - questa riforma qui è il primo passaggio con la stessa sobrietà con cui abbiamo iniziato consapevoli di tutte le difficoltà andiamo avanti, per cui grazie alla maggioranza e come si dice diamoci del noi come ho detto altre volte”.

28 luglio 2016
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