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Pillola del giorno dopo senza ricetta. FederfarmaRoma: “Un rischio per la salute, Aifa ci ripensi”


L’Aifa ha recentemente eliminato per i maggiorenni l’obbligo di ricetta per acquistare la pillola a base di levonorgestrel (Norlevo), ma per il presidente di Federfarma Roma, Contarina “la pillola provoca  effetti collaterali e rischia di disincentivare l’uso del preservativo, con aumento del rischio di contrarre malattie veneree”

16 MAR - “È un derivato ormonale: provoca effetti collaterali e rischia di disincentivare l’uso del preservativo, con aumento del rischio di contrarre malattie veneree. L’Aifa ci ripensi”.
 
Il presidente di FederfarmaRoma, Vittorio Contarina, ha commentato così la recente decisioni di Aifadi eliminare l’obbligo di ricetta ai maggiorenni per acquistare la vecchia pillola del giorno dopo a base di levonorgestrel (Norlevo il nome commerciale).
 
“La pillola del giorno dopo Norlevo è un derivato ormonale, quindi genera, in chi ne fa uso, una scarica di ormoni molto alta che può provocare effetti collaterali anche molto invasivi – ha dichiarato in una nota Contarina – vendere senza ricetta questo tipo di prodotto significa togliere un controllo necessario su un farmaco che non può assolutamente essere diffuso con leggerezza”.

I rischi che si correrebbero sono diversi secondo Contarina: “Oltre ai possibili effetti collaterali, infatti, il pericolo è che passi il principio secondo il quale un contraccettivo di emergenza, quale è il Norlevo, sia in realtà un contraccettivo come gli altri, e che i giovani comincino ad usarlo al posto di pillola o preservativo. Si rischia dunque che, al posto dell’uso corretto, se ne faccia un abuso molto pericoloso per la salute. Ma non basta, perché se diminuisce l’uso del preservativo, si rischia anche un aumento delle malattie sessualmente trasmissibili. È un pericolo gravissimo che va assolutamente evitato”.
 
Al momento, comunque, l’obbligo di ricetta resta per i minorenni. Ma per FederfarmaRoma si tratta di un ostacolo che può essere facilmente aggirato: “Qualsiasi minorenne, maschio o femmina, ha un amico, un fratello, un cugino maggiorenne che può procurarsi con facilità il Norlevo. È per questo – conclude Contarina – che la vendita libera nelle farmacie, o addirittura nei supermercati, è una vergogna che va assolutamente fermata. Invito dunque l’Aifa a riflettere su tutti questi aspetti e di tornare sui suoi passi”.

16 marzo 2016
© Riproduzione riservata

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