Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 19 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Oncologia e psicologia. Vita sociale difficile per i pazienti giovani

di Madeline Kennedy

Un recente studio proveniente dai Paesi Bassi suggerisce che i giovani adulti e i bambini con patologie oncologiche, spesso hanno difficoltà a condurre una vita sociale normale, e anche due anni dopo la diagnosi, molti di questi pazienti hanno ancora una riduzione delle loro relazioni sociali.

31 MAR - (Reuters Health) - Secondo alcuni ricercatori olandesi, le malattie oncologiche con tutte le loro complicanze possono compromettere la capacità di una persona giovane di interagire con amici e parenti, o il subentrare di sentimenti di isolamento potrebbero anche indurli a desiderare di rimanere da soli - in entrambi i casi - scrivono i ricercatori sulla rivista Cancer - i piani del trattamento dovrebbero concentrarsi sulla riduzione dei sintomi psicologici e costruire il sostegno sociale per i piccoli pazienti. 
 
Lo studio
I ricercatori hanno reclutato 215 pazienti affetti da cancro di età compresa tra 14 e 39 anni, poco dopo la diagnosi. I pazienti hanno risposto alle domande di un sondaggio quattro mesi dopo la diagnosi, poi ancora uno e due anni più tardi. Sono state esaminate anche le cartelle cliniche dei pazienti. Le domande del sondaggio hanno misurato il livello di disagio psicologico di ogni partecipante e la necessità di servizi di supporto e di consulenza. Inoltre, i pazienti sono stati invitati a rispondere a domande sulle loro relazioni sociali e sull’eventualità che problemi fisici o emotivi avessero eventualmente interferito con le loro attività sociali con amici e familiari.
 
I risultati
Il funzionamento sociale (adattamento) è stato riportato su una scala da zero a 100, nella quale i punteggi più elevati rappresentano un migliore adattamento. I ricercatori hanno poi confrontato i partecipanti ai giovani senza cancro, che mostravano punteggi medi intorno 85 nell’aspetto del funzionamento sociale. Ebbene il team ha scoperto che i giovani pazienti affetti da cancro avevano scarse capacità di adattamento e abilità nelle funzioni sociali, in genere. Per i pazienti, il funzionamento sociale era più scarso nel momento della diagnosi, con punteggi medi di circa 52, e migliorava in modo significativo dopo un anno in cui i punteggi in media erano circa di 71. Tuttavia, il livello di inserimento sociale è rimasto relativamente stabile, senza alcun miglioramento significativo a due anni di follow-up, quando i punteggi erano in media intorno a 69. Va aggiunto che solo un partecipante su 10 ha mostrato elevata e costante capacità di adattamento sociale durante tutto lo studio, mentre quasi un terzo aveva punteggi costantemente bassi. E ancora, quasi la metà dei partecipanti ha migliorato durante tutto lo studio, mentre per il 13% ha mostrato un calo dei punteggi.
 
Gruppi di sostegno
“Una diagnosi di cancro può compromettere la maturazione sociale, il processo attraverso il quale i giovani percepiscono se stessi inseriti nella società, la cognizione sociale, la consapevolezza, e la regolazione emotiva che li guida per tutto il resto della loro vita. Quindi aiutare a gestire i sintomi psicologici e offrire una terapia di supporto nel corso del secondo anno dopo la diagnosi, aiuterebbe giovani malati di cancro a reinserirsi socialmente”, afferma l'autore Olga Husson del Radboud University Medical Center nei Paesi Bassi. In conclusione Husson ha osservato: “I nostri risultati mostrano che sono necessari interventi di assistenza e di sostegno, per esempio si potrebbe intervenire creando gruppi online nei social network che mostrino pari problemi e necessità di sostegno”.
 
Fonte: Cancer 2017
 


Madeline Kennedy
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science) 

31 marzo 2017
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy