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Udito. La sua perdita è un fattore di rischio per la demenza

di Lisa Rapaport

Sono numerosi i fattori di rischio per la demenza. L’isolamento è uno di questi. Una recente ricerca irlandese dimostra che la perdita dell’udito può essere correlata al declino cognitivo e alla demenza. Le cause di questa correlazione non sono però ancora del tutto chiare, anche se un deficit uditivo comporta il ritiro dalla vita sociale.

13 DIC - (Reuters Health) – Perdere l’udito può diventare un fattore di rischio per la demenza. Gli adulti anziani che sviluppano un deficit uditivo potrebbero più facilmente andare incontro alla demenza e al declino cognitivo rispetto ai loro simili che non presentano problemi di udito. A questa conclusione è giunto un team di ricercatori irlandesi, che ha condotto una metanalisi, i cui risultati sono stati pubblicati da JAMA Otolaryngol Head Neck Surg .
 
La metanalisi
David Loughrey
e colleghi, della School of Medicine del Trinity College di Dublino, hanno esaminato i dati di 36 studi pubblicati per un totale di 20.264 partecipanti sottoposti a valutazioni cognitive e a test dell’udito. Le persone con perdita dell’udito correlata all’età presentavano probabilità fino a due volte maggiori di avere un deficit cognitivo e fino a 2,4 volte maggiori di avere la demenza.
 
“I risultati forniscono un’ulteriore prova che la perdita dell’udito può essere un fattore di rischio per un accresciuto declino cognitivo, un deterioramento delle funzioni cognitive e la demenza”, commenta Loughrey.. Secondo il National Institutes of Health, crca un adulto su tre di età compresa tra 65 e 74 anni lamenta una perdita dell’udito, e quasi la metà delle persone con più di 75 anni ha problemi di udito, questo.

La perdita dell’udito legata all’età può portare a una vasta gamma di problemi di salute, poiché tocca molti aspetti della vita quotidiana, rendendo più difficile per le persone tenere il passo con le conversazioni, mantenere una normale vita sociale e seguire i consigli di un medico su problemi riguardanti altre patologie croniche.
 
“Sebbene alcuni studi precedenti abbiano collegato la perdita dell’udito legata all’età alla demenza, i risultati sono ancora contrastanti”, aggiunge Loughrey. Per questa ricerca, i ricercatori hanno incluso solo studi che hanno testato l’udito con test audiometrico a tono puro, il gold standard per la valutazione dei problemi uditivi strutturali. Non è chiaro in che modo la perdita dell’udito dovuta all’età e il declino cognitivo siano correlati, e lo studio non era un esperimento controllato progettato per rispondere a questa domanda.
 
“Una possibilità è che la perdita dell’udito causi il declino cognitivo attraverso l’aumento dell’energia mentale necessaria per percepire le parole, lasciando meno risorse disponibili per altri processi cognitivi, come la memoria”, osservano i ricercatori. Inoltre, la ricerca suggerisce che fattori come la perdita di stimoli mentalei la depressione o la solitudine possano essere associati a un più alto rischio di demenza.
 
Fonte: JAMA Otolaryngol Head Neck Surg
 
Lisa Rapaport
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science) 

13 dicembre 2017
© Riproduzione riservata

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