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Asma. Il paziente che “rieduca” il proprio respiro vive meglio

di Marilynn Larkin

Uno studio pubblicato da Lancet Respiratory Medicine ha fatto emergere come un semplice programma da autodidatta della rieducazione respiratoria possa migliorare la qualità della vita degli asmatici, riducendo l’uso dei farmaci inalatori.Lo studio è stato condotto in Gran Bretagna su oltre 600 pazienti.

20 DIC - (Reuters Health) – La rieducazione respiratoria da autodidatta migliorerebbe la qualità della vita delle persone asmatiche di più di un training fatto con un terapista respiratorio. A evidenziarlo è uno studio pubblicato da Lancet Respiratory Medicine e coordinato da Mike Thomas, dell'Università di Southampton, nel Regno Unito.
 
Lo studio
I ricercatori inglesi hanno preso in considerazione 655 persone con asma di età compresa tra 16 e 70 anni. Tutti i partecipanti avevano ricevuto almeno un trattamento antiasmatico nell'anno precedente e avevano una compromissione della qualità della vita a causa della patologia respiratoria, con un punteggio inferiore a 5,5 nel questionario ad hoc Asthma Quality of Life Questionnaire (AQLQ).I partecipanti sono stati quindi divisi in tre gruppi: uno seguiva un intervento di rieducazione respiratoria autoguidato, un programma ideato da fisioterapisti che comprendeva un DVD e un opuscolo, il secondo gruppo seguiva sessioni di rieducazione con un fisioterapista respiratorio di 40 minuti ciascuna, mentre il terzo gruppo seguiva solo le cure standard.
 
I risultati
Dai risultati è emerso che la media del AQLQ a 12 mesi è stata significativamente più alta nel gruppo che seguiva il metodo da autodidatta: 5,40, contro 5,33 di chi seguiva il fisioterapista e 5,12 di chi si sottoponeva solo alle cure standard. I miglioramenti più significativi riguardavano le emozioni, dove entrambi i gruppi trattati con la rieducazione respiratoria avevano punteggi migliori del gruppo che seguiva solo lo standard di cura. Mentre il gruppo che seguiva DVD e opuscolo avrebbe fatto meglio anche nelle sottocategorie sintomi, attività e ambiente. Nessuna differenza significativa, invece, è stata rilevata a livello di segni clinici come FEV1 o frazione dell'ossido nitrico esalato. Infine, per quel che riguarda gli effetti collaterali, questi sarebbero stati meno frequenti nel gruppo che seguiva il metodofai da te, con 39% di eventi avversi contro 42% e 50%, rispettivamente, di effetti collaterali registrati per il gruppo in trattamento dal fisioterapista e in terapia standard.
 
I commenti
“Gli asmatici sono sempre molto interessati ad apprendere tecniche che possono eseguire da soli, soprattutto non farmacologiche, per tenere sotto controllo la malattia”, spiega MikeThomas. “In questo studio abbiamo confermato che gli esercizi di allenamento respiratorio migliorano la qualità della vita delle persone con asma e abbiamo anche dimostrato che anche un programma da eseguire da soli a casa, con un DVD e un opuscolo, può bastare”. L'esercizio, ha comunque sottolineato l'esperto, “non cura l'asma, ma aiuta le persone ad affrontare meglio questa malattia e potrebbe ridurre l'uso dei farmaci inalatori”.
 
Fonte: Lancet Respiratory Medicine
 
Marilynn Larkin
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular science)

20 dicembre 2017
© Riproduzione riservata

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