Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 28 MARZO 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Tumore del cervello. Scoperto virus che attraversa la barriera emato-encefalica e attiva il sistema immunitario

di Kate Kelland

In un piccolo trial che ha coinvolto nove pazienti, il reovirus, appartenente alla famiglia Reoviridae, ha dimostrato di essere in grado di superare la barriera emato-emcefalica e di sollecitare il sistema immunitario ad aggredire anche i tumori cerebrali più profondi. Questa evidenza potrebbe aprire nuove strade all’uso dell’immuno-oncologia nel campo dei tumori del cervello

04 GEN - (Reuters Health) - Nel corso della sperimentazione di un potenziale nuovo trattamento per il cancro al cervello è emerso che il reovirus, iniettato direttamente nel flusso sanguigno, può raggiungere i tumori che si sono sviluppati nella parte profonda del cervello e sollecitare il sistema immunitario ad aggredirli. Il reovirus è un virus appartenente alla famiglia Reoviridae.

Il trial ha coinvolto solo nove pazienti, ma i ricercatori delll’Università di Leeds - che hanno condotto lo studio -  sono convinti che, se i risultati saranno confermati in trial più ampi, il reovirus potrebbe essere impiegato efficcemente all’interno di un’immunoterapia per i tumori cerebrali più aggressivi.

“Questa è la prima volta che viene dimostrato che un virus, utilizzato in chiave terapeutica, è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica”, dice Adel Samson, medico oncologo presso l'Istituto di Cancer and Pathology dell'Università di Leeds, co-autrice dello studio.

Lo studio
Pubblicato online ieri su Science Translational Medicine, lo studio ha coinvolto nove pazienti con tumori che si erano diffusi al cervello da altre aree o che affetti da gliomi a crescita rapida, un tipo aggressivo di cancro al cervello.

Tutti i pazienti dovevano essere sottoposti alla rimozione chirurgica dei tumori. Nei giorni precedenti l’intervento, a ciascun paziente è stata somministrata, per via endovenosa, una singola dose di reovirus. Dopo gli interventi chirurgici, gli autori del trial hanno analizzato i reperti rimossi per vedere se il virus fosse stato in grado di raggiungere il cancro, in tutti e nove i pazienti il virus aveva raggiunto l’obiettivo.

Inoltre, scrivono i ricercatori, in virtù della presenza di globuli bianchi o delle cosiddette cellule T killer intorno al tumore, era chiaro che il virus, replicandosi, aveva stimolato il sistema immunitario. I pazienti hanno riportato solo lievi effetti collaterali simil-influenzali. 

Le conclusioni
Secondo Alan Melcher, dell'Istituto britannico di ricerca sul cancro, che ha anche co-diretto lo studio, i  risultati del trial indicano nuove strade per ulteriori studi sull'utilizzo del virus in chiave oncolitica. Una di queste dovrà testare la capacità del virus di “imbrigliare” il sistema immunitario per aumentare gli effetti della chemioterapia e della radioterapia.

Fonte: Sci Transl Med 2018

Kate Kelland

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

04 gennaio 2018
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy